Questo è il primo studio che si pone l'obiettivo di riscoprire e analizzare il fenomeno delle violenze sessuali compiute in Carnia dalle truppe cosacco-caucasiche, collaborazioniste dei tedeschi, tra l'agosto 1944 e il maggio 1945.
Nell'ultimo anno del secondo conflitto mondiale, la Carnia e parte del Friuli vennero invase e occupate dal contingente cosacco-caucasico che si insediò nel territorio con le proprie famiglie... Le violenze e gli abusi sessuali divennero veri e propri strumenti di guerra... In estrema sintesi, tutta la mole di questo enorme lavoro dal taglio scientifico-accademico è concentrata nelle pagine 197 e 198 (dove vengono riportati i numeri delle violenze effettive e presunte, le considerazioni ad esse pertinenti ed i limiti fattuali di questa straordinaria ricerca)... Il lavoro è stato meticolosamente condotto attingendo a numerose fonti archivistiche, in larga parte inedite, presenti negli archivi nazionali (IRSML FVG; Curia Arcivescovile; Archivio Gortani; Archivio di Stato UD; molteplici archivi parrocchiali; Archivio Ospedale Tolmezzo) e internazionali (The National Archives of UK). Ritengo che ogni personale commento offuscherebbe il trasparente racconto e le chiare considerazioni di un autore ancora giovane (classe 1982) ma già in possesso di un armamentario storico-letterario e di un bagaglio culturale straordinari, seppure in via di fisiologico affinamento. (Euro 18, pag. 214; Editrice IstitutoRegiomaleStoriaMovimentoLiberazione come "Quaderno di Qualestoria n. 36") Per chi volesse ulteriormente approfondire questo tema, ecco altri lavori di vario orientamento presenti nella nostra biblioteca: L'armata cosacca in Italia ....
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