I COSACCHI IN ITALIA, 1944-'45
Atti dei Convegni di Verzegnis

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In questo prezioso libro, curato e distribuito dal Comune di Verzegnis, sono raccolti gli interventi che i vari Relatori hanno tenuto nei due Convegni, svoltisi a Verzegnis negli anni scorsi: il primo si tenne il 7 maggio 2005 "Carnici e cosacchi 60 anni dopo"; il secondo "I cosacchi in Italia, 1944-'45" il 27 aprile 2007.
I saggi pubblicati spaziano dai racconti dei testimoni dell'epoca alla discreta letteratura già esistente.

Gli autori sono noti ai cultori della materia: Giulio Magrini, Noemi Calzolari, Patrizia Deotto, Fulvio Salimbeni, Bianca Agarinis, Gianfranco Ellero e altri ancora.

Molto interessante risulta invece il diario del parroco di Verzegnis, don Graziano Boria, che trascrive gli accadimenti principali avvenuti in zona dalla caduta del fascismo del 1943 al '45: ogni giorno una riga, ogni giorno un fatto, una meraviglia, una tristezza o una gioia...

In appendice vengono inoltre riportate ulteriori testimonianze tra cui quella del recentemente scomparso Emilio di Lena di Paluzza, che qui ricorda la difficile ma civile convivenza dei carnici con un altro popolo, decisamente diverso, catapultato in Carnia dalla misteriosa mano della Storia e tragicamente poi cancellato dalla medesima mano...

Il libro è corredato da varia documentazione fotografica (a volte inedita) che arricchisce e convalida il contenuto scritto.

Infine in allegato si trova il DVD video dell'intero Convegno del 2007, svoltosi a Verzegnis, così che chiunque può comodamente seguire (in poltrona davanti alla tv) gli argomenti specifici senza affaticare la vista o annoiarsi...

Ritengo che questo significativo contributo alla conoscenza della nostra storia recente abbia il particolare pregio di riunire in un solo volume i vari e diversi approcci che studiosi ed appassionati hanno finora utilizzato per accostarsi a questo tema suggestivo e sempre foriero di impensabili curiosità.
Coesiste infatti la visione decisamente manichea (di qua i giusti di là gli erranti), quella più umanitaria (povera gente, sballottata dal destino), quella rigidamente storicistica (nessuna concessione alla compassione e ai sentimenti), quella scarnamente didascalica (come un diario meticoloso e asettico)...
Dalla lettura di tutti questi spezzoni di storia, osservati da diverse angolazioni, risulta più facile farsi un'idea di questo singolare periodo storico che non appare affatto di univoca interpretazione.

Chi ha dunque interesse ad arricchire e approfondire le proprie conoscenze, qui troverà senz'altro un ulteriore materiale da esaminare e da gustare, anche se ormai, per quanto concerne la presenza dei cosacchi in Carnia, non credo ci sia molto altro da scoprire. Semmai vi è forse qualcosa da rivalutare.

 

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