Novocerkassk e dintorni

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Questo splendido libro di Pietro Stefanutti è stato pubblicato nel 1995 ma conserva tuttora la novità e il fascino di una storia incredibile e quasi da tutti ancora ignorata: quella della occupazione cosacco-caucasica della Carnia nel 1944-45. Ritengo che questo lavoro rappresenti l’opera locale più documentata e completa sull’argomento, anche se la ricerca effettuata è limitata ai soli tre Comuni di Cavazzo, Trasaghis e Bordano.

Il libro parte da una premessa di ordine storico che inquadra esattamente il periodo che si va a raccontare, delineando il contesto locale e regionale di riferimento; si affronta poi il problema cosacco, con i suoi risvolti (rapporti col nazismo tedesco e con il comunismo sovietico) che peseranno e condizioneranno l’esito finale di questa operazione e di questo Popolo.

Vengono poi tratteggiate l’opera e le azioni dei partigiani, contro i quali era stata appunto predisposta dal feldmaresciallo Kesserling in persona l’ operazione “Waldlaüfer”, vera e propria offensiva nazista-cosacca contro le brigate partigiane. Lo scontro tra partigiani e cosacchi è immediato ma le forze che si fronteggiano sono impari: i partigiani sono costretti alla ritirata ed alla diaspora sui monti, per tutta la durata dell’autunno e dell’invero, mentre i paesi di Carnia vengono occupati manu militari dalle truppe cosacco-caucasiche e georgiane, spalleggiate dalla truppe tedesche e dalle residue milizie fasciste locali.

Il racconto si snoda poi attraverso la descrizione della quotidianità che si vive fianco a fianco con le truppe occupanti; perfino i nomi dei paesi vengono russificati: Cavazzo Carnico verrà ribattezzato Jekaterinodar, Alesso diventa Novocerkassk mentre Trasaghis si tramuta in Novorossisk.

Queste però sono solo mutazioni superficiali ed epidermiche perché i carnici conservano inalterati le proprie tradizioni, i propri atteggiamenti, il proprio carattere anche se costretti a dividere TUTTO con i nuovi venuti: dalla casa alla stalla, dai campi ai prati ai pascoli, dagli animali alle derrate alimentari…

Le caratteristiche della occupazione cosacca, il ruolo della Resistenza, il dramma delle popolazioni inermi, la tragedia finale costituiscono le tematiche dominanti dell’opera, che va a collocarsi accanto ad altre opere in tema, che anche nella nostra Biblioteca sono ormai presenti in numero rilevante.

L’iconografia merita una segnalazione speciale: foto inedite rendono maggiormente pregevole questo lavoro preciso, approfondito, esauriente…

Lo stile dell’autore è asciutto, quasi cronachistico, non concedendo quasi nulla alla retorica o alla agiografia, ma limitandosi ad enumerare fatti e circostanze, inserendo brani riferiti da fonti originali, con sobrietà e precisione.

L’elenco delle fonti e della bibliografia offre infine spunti significativi per coloro che intendono accostarsi a questo argomento, che negli ultimi anni ha visto una fioritura senza precedenti di lavori e di fruttuosa ricerca.

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