I COSACCHI DI KRASNOV
IN CARNIA

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Presentiamo questo libro uscito nel 2010 ma giunto inspiegabilmente alla nostra osservazione solamente nell'estate 2021, quasi fosse stato un clandestino ben nascosto nei meandri delle librerie più prestigiose (tant'è che l'ho rinvenuto a Paularo!)...
Questo libro rappresenta il primo lavoro di Fabio Verardo di cui questa biblioteca accoglie già un' importante opera dedicata alla situazione delle donne in tempo di guerra: Offesa all'onore della donna in cui si raccontano note e ignote drammatiche vicende.

Due sono le fonti storiche che l'autore ha utilizzato per allestire questo lavoro:

1. il Libro Storico della Pieve di Verzegnis redatto da don Graziano Boria, parroco di quel Comune.

2. L'intervista all'ing. Gaetano Cola (nato ad Ampezzo nel 1925), nei colloqui avuti con lui il 29/5, il 19/6, il 3/7 e il 17/7 del 2007, quando l'intervistato aveva già 82 anni.

Si può pertanto affermare che questo libro è la parafrasi delle due fonti citate, in quanto il racconto viene continuamente vivacizzato da brani testuali in corsivo che servono a validare il narrato o a spiegarlo o a integrarlo.

Ovviamente, riportando il contenuto soltanto di queste due fonti, il racconto è limitato geograficamente al solo Comune di Verzegnis (peraltro divenuto sede del comandante cosacco, il generale Krasnov che vi risiedette nell'albergo Stella d'Oro) anche se coesistono frequenti riferimenti ad altri paesi contermini o più in generale al quadro bellico complessivo.

La vita del paese scorre non sempre tranquilla, punteggiata da novità e accadimenti che destano spesso apprensione e ansia lungo un racconto ricco peraltro di significativi aneddoti e di illuminanti microstorie, che intrecciano le vite dei carnici sottomessi e quelle dei cosacchi invasori, simili alle tantissime altre storie avvenute in tutti quei paesi di Carnia occupati dalle truppe cosacche.

Ottima appare la presentazione storica delle origini della etnia cosacca, che l'autore tratteggia abilmente nelle prime pagine ed ottima anche la disamina che cerca di fare luce sulle decisioni dei comandanti cosacchi di aderire alla parte nazista inizialmente vincente ed anche l'approfondimento circa le motivazioni della decisione tedesca di convogliare in Carnia il popolo cosacco...

Emergono anche alcuni fatti al limite del surreale, come la inverosimile partita di calcio giocata ad Ampezzo tra cosacchi e partigiani (con colpo di scena al secondo tempo e arbitrata nientepopodimenochè dal giovane Gaetano Cola!) o la inusuale familiarità dello stesso giovanotto Gaetano Cola con il vecchio e inavvicinabile generale Krasnov in persona... Ma così si legge.

Insomma un bel libro che si legge volentieri (anche se a tratti ripetitivo o graffiato da fastidiosi refusi tipografici) e che focalizza alcuni aspetti che in altri precedenti lavori di altri autori forse non erano stati definiti esaurientemente.
La iconografia in b/n appare un po' spartana, specie quando presenta qualche illeggibile cartina geografica (forse la parte tipografica andava curata meglio).

 

Fabio Verardo è nato a Pordenone nel 1982 e si è laureato nel 2008 in Storia e Civiltà Europee alla Università di Udine. Nel 2008 ha svolto, per conto della Biblioteca Civica di Tolmezzo, un lavoro di ricerca sul Movimento di Liberazione che prevedeva la raccolta di testimonianze di partigiani attivi in Friuli e in Carnia.

 

In questa nostra biblioteca virtuale sono presenti altri lavori sul tema:

L'armata cosacca in Italia

I cosacchi in Italia

Do svidanija

Kazacija Zemlja

Pastor Kaputt

Stanitsa Terskaja

Le due giornate di Ovaro

Fatti e misfatti in Carnia...

Carnia libera

La zona libera della Carnia

L'ultima verità

Un anno di guerra

Amore carnale

Novocerkassk

Cosacchi contro partigiani

 


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