COSACCHI CONTRO PARTIGIANI

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Pier Arrigo Carnier (classe 1926) è scrittore e storico nord-orientale, "specialità cosacchi" della Seconda Guerra mondiale, come si rileva dai suoi precedenti lavori e dalla sua biografia.
Questo libro (Mursia 2016, con 2° edizione 2018, euro 17) rappresenta il compendio di un lungo lavoro durato negli anni, che ha visto l'autore impegnato sul campo a 360°, spaziando dall'Italia alla Germania, all'Austria, alla Russia, alla ricerca di documenti, testimoni, tracce...
Ciò che qui si racconta, in maniera quasi colloquiale, è la saga cosacco-caucasica che in Friuli è iniziata nel settembre 1944 per terminare in maniera drammatica in un nevoso 2 maggio 1945 (oggi sarebbe il 76° anniversario), quando in lunghe colonne di carrette e cavalli, i "mongui" risalirono le valli di Carnia diretti al passo di Monte Croce, nella speranza di potersi salvare una volta raggiunto il territorio del III Reich...
Una storia dunque complessa e intricata che riserva ancora molti lati oscuri o inesplorati, anche se l'autore qui crede, con questo libro, di aver esaurito l'argomento.

Oltre ai fatti raccontati con dovizia di particolari (alcuni del tutto ignoti) relativi maggiormente alla occupazione cosacca della destra Tagliamento, l'autore immette spesso considerazioni strettamente personali a corredo del narrato, quasi sempre con doti di equilibrio e di equidistanza, essendo lui stato personalmente testimone oculare di fatti accaduti o intervistatore diretto di alcuni importanti protagonisti dell'epoca, sopravvissuti e rintracciati successivamente a guerra conclusa...

Di queste personali considerzioni generali, mi sono parse degne di nota per la loro originalità le seguenti:

pag.138: "...i tedeschi non erano venuti in Italia a conquistare, ma erano scesi sulla penisola col nostro consenso (incontro di Tarvisio del 6 agosto 1943 tra i generali tedeschi von Ribbentrop e Keitel e il ministro degli esteri Guariglia con il capo del comando Supremo gen. Ambrosio; e il successivo colloquio sulla difesa dell'Italia a Bologna del 15 agosto 1943 tra i generali tedeschi Jodl e Rommel e i generali italiani Ambrosio e Roatta...).

pag. 142: "... il vero problema dei cosacchi era quello di un ritorno in una Russia rinnovata... Falsa è la diceria che il territorio di Carnia-Friuli-Goriziano presidiato dalle forze cosacche caucasiche, battezzato Cossakja, fosse stato assegnato da Hitler quale stabile dimora... il commissario supremo dr Reiner sostiene l'idea che in questa faccenda si può trattare non di un insediamento, ma solo di un accantonamento temporaneo."

pag. 143: "...non significava però che le cause e le responsabilità che avevano portato alla guerra fossero tutte tedesche, tutt'altro. Ne da eloquente conferma lo storico inglese Alan John Percival Taylor nel suo libro "Le origini della seconda guerra mondiale, Bari 1965", nel trattare le cause della seconda guerra mondiale... vi sono infatti delle colpevolezze sulle cause del conflitto che lo storico Taylor identifica e distribuisce con eccezionale trasparenza, sulla base di analisi inoppugnabili..."

 

 


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