MORBIDA FACTA PECUS...

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Sabato 23 marzo 2013 è stato presentato a Tolmezzo, presso il Museo Carnico, il secondo volume dell'Opera Omnia di Giorgio Ferigo (ricordo che il primo è stato: Le cifre, le anime). Ottimi gli interventi espositivi di Claudio Lorenzini, del gruppo di giovani ricercatori che Ferigo aveva riunito e coltivato, interessati alla storia ed ai problemi della montagna friulana; di Denis Baron, altro giovanissimo ricercatore di storia contemporanea; del prof. Gri (Università di Udine) che ha tracciato le coordinate tipiche della appassionata ricerca di Ferigo, mettendosi subito dalla parte della morbida pecus.

Occorre innanzittutto spiegare il titolo della intera raccolta che è costituito da una mezza frase latina "Morbida facta pecus...", il cui seguito è questo: "...totum corrumpit ovile": Cioè: il gregge divenuto infetto... mette a repentaglio l'intero ovile. Più modernamente: la mela marcia guasta le sane. Questa frase venne riportata da Ferigo come titolo di uno dei suoi primissimi saggi di antropologia sulla Carnia, comparso precisamente sul n. IV dell'Almanacco della Carnia (1988), che è divenuto ormai un vera reliquia. In questo saggio specifico (che qui apre il volume), si scriveva delle infiltrazioni luterane (morbida facta pecus) nella Carnia veicolate dai cramârs, infiltrazioni che la Chiesa Cattolica giudicava assai pericolose e foriere di gravi danni per la società dell'epoca (totum ovile) e che quindi occorreva ostacolare e reprimere fermamente.

[La Chiesa insomma faceva il suo "mestiere" allora allo stesso modo in cui lo fa oggi, quando ad esempio si oppone fermamente all'eutanasia, all'aborto, ai matrimoni omosessuali... Come sarà giudicata la Chiesa tra 500 anni per queste sue attuali posizioni odierne? Chi lo sa!? Ora però si afferma: "Ma quelli di allora non erano problemi etico-esistenziali ma solo di politica religiosa, e soprattutto quelli non erano metodi...". Si potrebbe pure convenire (anche se occorre sempre contestualizzare ogni avvenimento nell'epoca in cui è accaduto ed occorre anche osservare quanto avveniva contemporaneamente nella società luterana, specie nella Svizzera calvinista) ma oggi la Chiesa Cattolica, per le sue posizioni non allineate, è essa stessa "inquisita" giornalmente (spesso con astioso livore) da tutti i media oltre che da maggioritari gruppi politici, intellettuali, in genere di potere... Seppure a parti invertite, si può dire che la Chiesa non rinuncia comunque a difendere la propria dottrina neppure oggi, pur disponendo soltanto della forza della persuasione e della ragione].

Dopo questa doverosa premessa esplicativa, occorre elencare quali sono i saggi di Ferigo contenuti in questo grosso volume di ben pagine 532 (costo euro 28,50):

- Morbida facta pecus... (Aspirazioni e tentativi di Riforma nella Carnia del Cinquecento)
- Ce ch'al jodè... (Tre note su Girolamo Biancone)
- Dire per lettera... (Alfabetizzazione mobilità scritture popolari della montagna friulana)
- I due merlotti in gabbia (Un singolare episodio risorgimentale avvenuto a Dierico di Paularo nel 1864)
- Recensione al libro "Tolmezzo. Storia e cronache di una città murata..." di Claudio Puppini
- Recensione al libro "Istoria della Contea di Gorizia" di Carlo Morelli
- I nuviz, la fantasima, il mus (Note sulla proibizione del matrimonio nel mese di maggio nei secoli XVI-XIX)
- Il meis di mai si maridin... (ancora sulla proibizione di sposarsi nel mese di maggio)
- Quando a Dimponç gettarono il tamiso (La coscinomanzia tra XVI e XVII, cioè sul predire il futuro con il setaccio)
- Icone, idoli e santi di legno (in Carnia)
- Tra il non più e il non ancora, perplessi (note sulla Carnia)
- Recensione al libro "Le indemoniate di Verzegnis" di Luciana Borsatti
- Da seme a filo (lavori di lino e canapa in Carnia)
- Contadini di montagna
- Mucche uomini erba
- Boscadôrs, menaus, segats...
- Periferie di periferie (Sul Museo Carnico di Tolmezzo)
- Ripensare il Museo Carnico (in polemica con Toni Martini e il M° Canciani di Paularo)
- Memoria e progetto per una Carnia "altra" (considerazioni sulla Carnia futura)
- Recensione al libro "Ambulanti, artigiani... Emigrazione della Carnia" di Alessio Fornasin.

Come si può ben constatare dai titoli, si tratta di una miscellanea di interessi culturali che spaziano dall'Inquisizione al Museo Carnico, passando per pascoli, allevamento, libri, risorgimento, mestieri, polemiche... Insomma un vero e variegato campionario delle curiosità culturali di Giorgio, della sua instancabile ricerca, delle sue ossessioni intellettuali e delle sue mai sopite smanie anticlericali.

A fronte di questa caleidoscopica tematica, non ho ben individuato la ratio di voler intitolare questo secondo caleidoscopico volume dell'Opera Omnia di Ferigo con il titolo di uno dei 20 saggi in esso racchiusi e, guarda caso, proprio di quello!


Sono articoli e saggi, che gli affezionati di Ferigo hanno per lo più già letto all'epoca della loro comparsa, ma occorre riconoscere che la loro attuale rilettura porta nuova luce e nuova comprensione per questo autore poliedrico e vivacissimo che, con le sue raffinate e dichiarate polemiche e le sue prese di posizione provocatorie, ha segnato davvero un'epoca nella Carnia dell'ultimo Novecento.

Ottimo l'indice dei nomi finale, che occupa ben 55 pagine, curate da Tatiana Azzola.

 

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