La
sala del Genovesino è caratterizzata da
due dipinti del Cinquecento: “la Natività”, attribuita
a Luigi Miradori, detto il Genovesino, di
notevole pregio per la bellezza dei soggetti e
per la tecnica pittorica manieristica, e il dipinto di
Gioacchino Asseretto che rappresenta S.
Francesco in abito cappuccino che riceve da un Cristo alato le stigmate,
sullo sfondo la Chiesa della Porziuncola.
Alle pareti sono appesi strumenti dell’Ottocento: un
mandolino milanese, uno napoletano e
una chitarra piemontese. Nella stessa stanza anche
degli strumenti nepalesi, un ransinga e
uno sarangi. Sopra la libreria si può ammirare un
gesso di Giovanni Riva, grande scultore piemontese.
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