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PAPA' SALVACI ! |
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Un piccolo libro di sole 92 pagine (euro 8, Aracne Editrice) che si legge tutto d'un fiato, che ti incuriosisce, ti prende e ti sorprende, ti stimola fino al punto da costringerti a rileggere una intera pagina o a sottolineare un concetto o a rivedere uno schemino...
L'autore innanzitutto: Daniel SPIZZO, politologo, insegna "Ciclo di Progetto" all'Università di TS e "Management dei programmi comunitari e internazionali" all'Università di UD. Da anni si occupa di tematiche legate all'identità sociale e individuale, oggi di cruciale rilevanza. Ha compiuto studi e ricerche in ambito socio-politico. Pur essendo nato e vissuto a lungo in Lussemburgo, attualmente vive in Friuli ma è costantemente presente in Carnia (settimanalmente a Tolmezzo) sia per lavoro sia per ascendenze e parentele in loco, tanto che coltiva più amici in Carnia che altrove...
Il tema: la figura del padre nella società attuale, in tutte le sue complesse variegate sorprendenti sfaccettature.
I destinatari del libro: i padri del III Millennio, sia quelli felicemente ancora sposati, sia (soprattutto) quelli divorziati, separati, ricollocati, reinventati...
Lo schema del libro: con una finzione letteraria, l'autore immagina che i suoi figli, nei vari periodi della loro crescita, si rivolgano direttamente al "papà" per esporgli le proprie contingenti difficoltà e suggerire nel contempo al genitore il comportamento più adeguato per venire incontro a queste loro problematiche.
Particolarità del libro:
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già i titoli di alcuni capitoletti, per la loro peculiarità, rappresentanto un quid di assoluta intrigante novità: più padre, meno maschio; raffaellombelikon; la grande via GM; telepubamenarca e sexyio; paparsifal... Non tragga in inganno l'apparente astrusità di questi neologismi perchè, una volta appresane la spiegazione, diventano davvero semplicemente azzeccati e riconoscibilissimi;
- gli schemini, che vivacizzano alcuni capitoli, oltre a far meglio comprendere un testo che potrebbe a tratti risultare un pò ostico,
imprimono al testo stesso una ariosità tipografica del tutto accattivante e parlano molto bene dell'autore;
- il contenuto, potrebbe apparire a prima (veloce o superficiale) lettura un pò scanzonato, a volte irridente, ma non è affatto così. Dietro un velo di impalpabile ironia (e autoironia) l'autore, con piglio soft ma deciso e soprattutto abbordabile da una vasta platea, tocca e sviscera le problematiche più pregnanti pressanti e pesanti del rapporto padre-figlio/a, nella sua duplice direzione, con una padronanza (oserei dire professionale) della materia davvero encomiabile, dove non pare più esistere confine tra il proprio vissuto e la teoria generale, per cui l'esperienza personale si intreccia profondamente con il sapere acquisito e diviene un unicum inscindibile nella narrazione; a volte pare addirittura che la prima "corregga" o quanto meno aggiorni il secondo.
- la bibliografia, per un "libello" di queste ridotte dimensioni, mi è parsa
davvero importante nel senso che i maggiori autori occidentali di questa particolare materia, sono qui ampiamente citati, sintomo quindi di una spiccata moderna erudizione e di un vasto retroterra culturale che adorna in maniera esaustiva (e senza piaggeria) l'impegno di questo atipico autore, sempre innamorato della parola magica "panoplia"...
Per diversi e stimolanti spunti "non ortodossi" di riflessione, giudico ottima la introduzione di Bruno Tellia che inquadra il tema entro una cornice sociologica precisamente delineata, forte anche dei risultati di uno studio sulla formazione del ruolo paterno, condotto in tre ambiti sociali, risultati tra loro diversissimi: Trieste, Udine e Tolmezzo.
Piccole imperfezioni tipografiche o rarissimi lapsus grammaticali non disturbano la felice lettura di questo prezioso "manualetto", che tutti i padri dovrebbero leggere per poi calarne le riflessioni nella concreta realtà quotidiana.
Un aspetto della nostra società mi ha sempre sorpreso e rattristato ad un tempo:
per guidare un'automobile occorre una patente che si ottiene dopo discreta fatica intellettiva, temporale ed economica;
per guidare una famiglia non serve nulla!
E i risultati si vedono!
Pensiamoci. E soprattutto diamo un'attenta occhiata a questo sapido divertente ed essenziale libretto.