Renzo Balzan, indefesso ricercatore delle tradizioni locali carniche e friulane, ha prodotto moltissimi lavori negli ultimi anni, uno dei più apprezzati mi sembra questo del 2011 (edito da CjargneCulture di Cercivento) nel quale raccoglie i diversi contributi in lingua friulana che egli stesso (dal 2000 al 2010) ha offerto per la realizzazione annuale dell'Agenda Friulana (Chiandetti editore), diffusissimo ed apprezzato vademecum/strolic/diario, molto in auge prima dell'avvento di internet e dei suoi micidiali derivati che hanno quasi letteralmente soppiantato i prodotti cartacei.
In questa singolare raccolta confluiscono dunque i brevi (a volte brevissimi) racconti imperniati sulle tradizione e sulle festività di Carnia e Friuli, con tutto il loro fantasmagorico corredo di colori, luci, voci e suoni...

Per quanto concerne la Carnia in particolare, vengono descritte numerosissime manifestazioni locali, enumerare le quali è qui davvero impossibile. E' più facile citare i paesi le cui tradizioni sono state qui evocate:

Cercivento, Timau, Paluzza, Villa santina, Cleulis, Ovaro, Paularo, Arta, Comeglians, Ravascletto, Sutrio, Tolmezzo...

Ogni paese può ritrovare qui un riflesso del proprio patrimonio folkloristico, racchiuso in piccoli quadretti, ognuno dei quali rimanda ad un passato che va sfumando di anno in anno ma che resta ancora vivo e presente in queste linde paginette, ravvivate dai singolari e sorprendenti disegni di Laura Morassi, psicologa e abilissima disegnatrice carnica (che non conosco personalmente), la quale ha saputo fantasticamente sintetizzare i diversi racconti con immagini davvero peculiari (peccato che all'interno non siano state riprodotte a colori!); la stessa copertina (una tipica cjarogiule di Paluzza) mostra la maestria e la originalità di questa psico-pittrice le cui doti sembrerebbero poterle aprire una luminosa carriera di grafica da affiancare a quella (forse più pregnante ma meno visibile) di psicologa. Auguri davvero, Laura!