Epico duello in Carnia
1916

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A distanza di due anni dalla pubblicazione di "Carnia, dalle storie ignorate al mito del Cavallino rampante", Guido Della Schiava pubblica nel 2013 questo suo terzo lavoro che ha l'ambizione di raccontare più approfonditamente il dibattuto episodio del duello aereo tra Francesco Baracca e un aviatore austriaco, avvenuto il 25 novembre 1916 sui cieli di Carnia, conclusosi con l'abbattimento del velivolo austriaco, caduto poi sul prato... della nonna dell'autore!

In effetti questo lavoro altro non è se non il rifacimento del capitolo specifico del precedente libro, ampliato ed arricchito di alcune notizie e immagini inedite raccolte negli ultimi mesi.

 

Questa aggiornata versione del racconto (diventata dunque un libro a sè stante) non aggiunge dunque nulla di nuovo a quanto già precedentemente scritto circa il leggendario duello aereo noto, ma viene implementata da altre notizie che fanno da corollario al tema centrale del racconto:

- la breve storia dell'aeroporto militare di Cavazzo, (documentata da splendide fotografie dell'epoca e dalla riproduzione di carte storiche locali);
- il profilo del dannunziano aviatore Guido Keller (figura assai originale ed eclettica, futur-dadaista, pazzoide...);
- il clima fin troppo decadente dell'impresa di Fiume (evocata con precise inusuali e finora sconosciute coordinate socio-culturali...)
- estemporanee divagazioni seppure debolmente attinenti al tema del libro (il vivente generale del'aeronautica Tricarico che restituisce la Legion d'Onore alla Francia a seguito del comportamento irriguardoso nei confronti dell'Italia da parte di Sarkozy e della Merkel; l'improbabile parentela tra l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy e il pilota austriaco abbattuto da Baracca nel 1916...).
- la annosa e irrisolta questione della nascita del simbolo ferrarista del Cavallino Rampante le cui origini l'autore continua a sostenere vadano ricercate proprio in quel duello del 25.11.1916 nei cieli di Carnia, perchè...

Insomma, dovendo esprimere un giudizio complessivo su questa ultima faticaccia di Guido Della Schiava, direi che:

- dal punto di vista tipografico vi è stato un netto miglioramento rispetto al precedente libro, anche se occorre ancora una maggiore precisione e cura editoriale. Permangono infatti ancora errori grammaticali (a invece di ha; al altro invece di all'altro...) e refusi tipografici vari (punteggiatura...); i caratteri utilizzati (corsivi, grassetti, titoli, sottotitoli...) andavano meglio impostati; inutili ripetizioni (sia testuali che iconografiche) andavano eliminate perchè appesantiscono un testo già eccessivamente frammentato...

- dal punto di vista contenutistico, dell'autore vanno ammirati: l' assidua determinazione a cimentarsi con la Storia; l' applicazione costante nella ricerca di fonti documentarie; il tormentoso rovello per il Cavallino Rampante...

Guido ben sa di essere un "dilettante" che ama tuttavia la propria storia e la propria terra al punto da affrontare notevoli impegni finanziari e diuturni impegni temporali per portare a termine un progetto ambizioso e inedito che probabilmente richiedeva una supervisione generale di tipo professionale.

Avendo osservato tutto ciò, direi che il caleidoscopico Guido ha portato un ennesimo originalissimo contributo alla storia di Carnia, sottolineandone maggiormente gli agganci e i risvolti con la grande Storia che scorre sempre sul fondale di questa avvincente e peculiare narrazione.

 

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