L'OPERA IMPERFETTA

divider.gif (415 bytes)

 

 

"Scarse sono le notizie biografiche che riguardano la vita del pittore Gianfrancesco Del Zotto, più noto come Gianfrancesco da Tolmezzo. Anche la sua data di nascita è incerta..." così l'autrice, Raffaella Cargnelutti, informa il lettore nella nota finale, nella quale fornisce ulteriori ragguagli circa la vita e le opere di questo personaggio, che la stragrande maggioranza dei carnici sicuramente ignora.
A fronte dunque della scarsezza di notizie storiche, anzi amplificando quelle poche esistenti, l'autrice riesce mirabilmente però, con una squisita sensibilità tipicamente femminile, a tratteggiare una verosimile biografia umana e artistica di questo pittore del '500, che affrescò numerose chiese e ancone non solo in Carnia ma anche in Friuli e nel Comelico.
E lo fa con garbo e perizia psicologica, con delicatezza e perfetta intuizione, caratterizzando così fortemente ed esattamente un personaggio di indubbio talento, che altrimenti sarebbe rimasto sfocato e indistinto nel panorama artistico rinascimentale friulano (e italiano più in generale).
In questo modo Gianfrancesco da Tolmezzo acquista un profilo particolare e ben definito che lo rende oltremodo concreto e memorizzabile: e questo è il primo pregio di questo agile libro che si legge volentieri in "un battito di ciglia".
Il racconto si snoda come un feed back in cui il protagonista, in una notte insonne e tribolata che prelude alla propria morte, rivede tutta la sua vita che si ripresenta davanti ai suoi occhi nelle singole opere create; ed ogni singola opera richiama una data, un paese, un villaggio, una chiesa, una storia particolare vissuta con diversi stati d'animo e diverso sentire: e qui si rivela l'abilità della scrittrice e tutto il suo talento nell'evidenziare e magnificare il tratto saliente e caratteristico dei vari periodi artistici attraversati dal pittore.

Il secondo pregio è costituito dalla innata (e successivamente affinata) predisposizione dell'autrice nel descrivere i tanti segreti dell'arte pittorica (specie dell'affresco) che, per un lettore profano, hanno il pregio di disvelare questa misteriosa tecnica (oggi del tutto abbandonata) che sconfigge il tempo vorace e consente ad opere mirabili di essere ammirate e godute anche a distanza di secoli dalla loro realizzazione.
Anche chi ha studiato storia dell'arte nel triennio liceale, resta colpito dalla padronanza dell'autrice nel descrivere e commentare le varie tecniche pittoriche adottate nel Rinascimento italiano, nel presentare le diverse tipologie strutturali delle opere, nel sottolinearne infine i passaggi cruciali da un'epoca ad un'altra, da uno stile ad un altro.
Ma quel che più conta resta il fatto che la Cargnelutti, pur utilizzando un lessico strettamente tecnico, riesce a soddisfare le curiosità del lettore in maniera leggera, accattivante, senza inutili ostentate esibizioni o vacue posture: la precisione dei termini non è pesante o incomprensibile ma in queste pagine diventa naturale, di facile comprensione, perfino ovvia...
La descrizione di Venezia viene effettuata, in varie riprese, con piglio quasi giornalistico e disincantato al punto che ci pare proprio non solo di camminare nelle calli o sui ponti ma addirittura di sentire voci e suoni in una babelica perenne confusione, di percepirne la variegata gamma di odori che si levano dalle osterie e dalle botteghe, di coglierne le grandi contraddizioni e le magiche suggestioni...
Anche la storia ha qui il suo mirabile ordito che si intreccia con la dura quotidianità del protagonista: le carestie, le pestilenze, le scorrerie turche, i massacri diventano dolorose stazioni di una via crucis sociale che coinvolse intere generazioni (che solo parzialmente risparmiarono la Carnia) e che l'autrice riesce a rievocare con pochissime ma precise ed efficaci pennellate.
Ottima infine l'idea di inserire un nutrito e sorprendente corredo iconografico a colori che illustra esaurientemente la geniale opera di questo pittore carnico che, grazie alla Cargnelutti, potrà ora essere conosciuto ed apprezzato sicuramente da una più numerosa e popolare schiera di lettori.

home.gif (2935 bytes)


Cjargne Online
1999-2005© - Associazione culturale Ciberterra - Responsabile Giorgio Plazzotta
I contenuti presenti in questo sito sono di proprietą degli autori - Tutti i diritti riservati - All rights reserved
Disclaimer