Viandante sul mare di nebbia

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Raffaella Cargnelutti ha voluto mandarci per il S. Natale 2011 questo lieve e suggestivo racconto beneaugurante: ho trovato oltremodo naturale e proficuo condividerlo con i frequentatori di questa biblioteca di Carnia.
Curiosissimo, l'ho letto in brevissimo tempo e solo alla fine ho compreso il significato di questo testo ed il suo recondito motivo ispiratore.
Dico che solo una donna, innamorata dell'arte pittorica e della letteratura, avrebbe potuto partorire in questa speciale occasione natalizia un frutto così delicato intenso e profumato...
Sono rimasto particolarmente colpito dal modo leggero di scrivere dell'autrice: "lievità e iridescenza... rade e leggere... screziate di rosa... sfrangiate di violetto...
vastità immensa... spazi irraggiungibili... diafano nei suoi riflessi di opale..."
Una successione calda e sfumata di tocchi pittorici attraverso il pennello della parola... una continua e cangiante espressività cromatica percepita ad ogni riga di testo... una brillante composizione letteraria cresciuta su caldi e suadenti toni pastello...

Ma non basta: questo racconto breve di Raffaella Cargnelutti è impreziosito ed ulteriormente valorizzato dagli acquerelli di Riccarda de Eccher, la cui intensità espressiva è assoluta e impareggiabile. Questa tavole, che attraversano silenziose le pagine della Cargnelutti e raccontano elevate montagne innevate, sono di una bellezza unica, suscitano stupore muto, evocano "spazi immensi e irraggiungibili", palesano una sensibilità d'animo assolutamente profonda e cristallina, pura e incontaminata come le ardite vette rappresentate (Antelao, Montasio, Tofana, la grandiosa Sorapis...).

Non poteva sussistere connubio migliore e così esattamente complementare tra le pagine scritte da Raffaella e gli acquerelli creati da Riccarda, al punto che il lettore può ad un tratto non comprendere se il lavoro dell'una sia a supporto dell'altra o viceversa oppure se le due autrici (come è più probabile) trattino il medesimo affascinante tema con linguaggi espressivi diversi.
Vi è infatti una continua e impercettibile osmosi di sensazioni e di percezioni tra il testo scritto e le immagini riprodotte, con un transfer che pare creato apposta per condurre il lettore dall'una all'altra autrice, subliminalmente, per assorbire e gustare quasi da entrambe ogni stilla di emozione.

E' davvero un piccolo gioiello questa speciale pubblicazione che nella sua essenziale ed aurea brevità racchiude una quantità incredibile di suggestioni e di fremiti che si mescolano tra loro e ti invogliano (no, ti costringono) a rileggere da capo una storia diversa dalle solite.
Una storia che è nata davanti ad un capolavoro e si è poi sviluppata nel cuore e nella mente di una donna che ha intravisto nelle creazioni visive di un'altra donna l'equivalente sorprendente delle proprie coltivate fantasie letterarie al punto da convincersi che le due creatività, fuse in un unico crogiolo, avrebbero potuto dare origine ad un piccolo capolavoro...

E farsi ricordare a Natale con un piccolo capolavoro (peraltro di squisita fattura tipografica), è davvero straordinario!

 

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