IL BALCON DA MEMORIE

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Si tratta di un vero coinvolgente ed intrigante capolavoro artigianale che sa unire la semplicità francescana della quotidianità con una peculiare raffinatezza tipografica ed iconografica, le quali vengono ad impreziosire ulteriormente un delicato lavoro di recupero memorialistico, ottenuto mediante costanti e scrupolose "interviste agli anziani, memoria storica dei nostri paesi".
Manuela Quaglia, di Sutrio, dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere a Udine, si è dedicata totalmente alla ricerca ed al successivo recupero delle tradizioni popolari della Carnia, sulla traccia di precedenti autori (Molfetta su tutti) dai quali però si distingue per una sua propria personalissima sistematizzazione del materiale raccolto, che nelle sue mani acquista una visibilità ed una luce nuove, che derivano direttamente dal corredo artistico con cui suole sempre accompagnare le sue creazioni.
Anche in questo caso i delicati disegni di Marina Forte (un po' naif, un po' "fanciulleschi") e le fotografie del passato (la maggior parte delle quali provenienti dall'archivio "La dalbide" di Cercivento) restituiscono all'opera un alone quasi fiabesco, dove però la fiaba si mescola intelligentemente con la storia reale che risulta sempre protagonista nelle sue varie espressioni quotidiane.

La cura (quasi maniacale) con cui ogni pagina è stata costruita, la sua sempre nuova e diversa impostazione, denotano amore e viva passione per il contenuto stesso che affiora continuamente diverso e continuamente uguale nei suoi rimandi e nelle sue manifestazioni.
Ogni capitolo (meglio: ogni episodio) in friulano ha la sua traduzione italiana; una finestra aperta apre ogni capitolo al termine del quale essa si chiude, marcando così anche visivamente le varie tematiche che si susseguono, non slegate tra loro ma intimamente unite da un invisibile antico filo marrone (come marrone sono le pagine) che le aggancia una all'altra in una impalpabile carellata di visioni e di letture, di suggestioni e di evocazioni...

Ecco i vari episodi:

- "Diaulibus andaribus..." racconta di streghe e stregamenti, di storie misteriose e di semplici rimedi...
- "Vegnarà ben dopo Pasche..." narra le varie tradizioni legate alla Quaresima, alla Settimana Santa, alla Pasqua...
- "Sarà ciò che Dio vorrà..." conferenza tenuta a Tolmezzo il 24.6.2000
sulla quotidianità di Carnia...
- "Se il soreli, se la lune..." rivive l'astronomia semplice della Carnia di un tempo con il sole, la luna, le stelle...
- "Che il Signôr al sostenti i vostis muarts"
ripropone le tradizioni e le usanze legate al culto dei morti...
- "Cuant che Marie a parturì..." parla del tempo dell'Avvento e del Natale
...
- "Disfe chê crous..." presenta alcune credenze e superstizioni della Carnia che fu...
- "Cuant che i fruts a nassevin come fasûi..." conferenza tenuta a Paularo il 24.8.2001 sul mondo dell'infanzia carnica
- "Ducj i sants judin..." sulla fede popolare carnica, sul versante dei santi...
- "Giaul ti puarti..." ancora sulla fede popolare carnica, sul versante del diavolo...

La bibliografia finale appare molto selezionata ed esaustiva.

Questo gran bel libro di facile e immediata lettura, rappresenta un'occasione rara di poter riandare nel tempo passato mediante un mezzo rievocativo efficace, adatto sia ai bambini di ieri sia (soprattutto) a quelli di oggi!

Inoltre: un'ottima idea per un regalo intelligente!

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