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GLI ANTICHI E RECENTI
PRIVILEGI ET ESENZIONI DELLA PROVINCIA DELLA CARGNA
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E'
stato presentato dal prof. Giovanni Canciani che ne ha curato la riproduzione
anastatica, cioè la ristampa, mediante particolari procedimenti del testo
integrale, il libro, scritto nel 1740 da Agostino Spinotti, che ha questo
singolare e significativo titolo:
"GLI ANTICHI E RECENTI PRIVILEGI ET ESENZIONI DELLA PROVINCIA DELLA CARGNA".
Singolare e significativo perché questo libro è un invito a ricordare la
nostra storia. La storia di questa provincia della Cargna di cui, dopo secoli,
si torna fievolmente a parlare. Nella sua prefazione il prof. Canciani
sottolinea un aspetto molto importante e quasi generalmente trascurato :…"poca
attenzione viene rivolta a quei valori etico sociali che alcune particolari
autonomie , prima dell'avvento dell'unità d'Italia , regolavano il divenire
politico, sociale ed economico, in stretto rapporto tra cittadino, sviluppo e
territorio".
In passato la Carnia ha vissuto e goduto di queste particolari autonomie di cui
oggi si è perso memoria.
Non è per un vano ed anacronistico desiderio di rivalsa che si apprezza e si
vorrebbe incoraggiare quanti parlano della "provincia della Cargna",
ma per una esigenza potremmo dire vitale se riferita al fatto che, come popolo,
rischiamo di perderci e di sparire. Certo non solo noi Carnici ci troviamo in
questa situazione, anche altre comunità si trovano in simili condizioni se non
peggiori, ma questo non ci autorizza a restare indifferenti di fronte al fatto
che la nostra storia, quella che ci racconta da dove veniamo e chi siamo, stia,
lentamente, scomparendo.
Questo libro, pubblicato con i contributi della Comunità Montana della Carnia e
voluto dall'assessore alla cultura Flavio De Antoni, non cambierà la nostra
vita, non ci farà diventare più buoni o meno cattivi, ma se dedicheremo un po'
del nostro tempo a leggerlo con calma e soprattutto con curiosità, di sicuro
arricchirà le nostre conoscenze e forse , come il prof. Canciani si auspica, ci
farà sentire per una volta la nostalgia di essere stati un popolo.
Una breve citazione: "Gravezze pubbliche non comprendono mai gli abitanti
della Cargna…" Come a dire : a questo popolo fiero e laborioso che si
gestisce con le proprie risorse non gli daremo contributi, ma lo solleveremo da
balzelli, dazi e tasse .
Poi sono arrivati gli Italiani…
(mp 20.09.01)