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USANCIS E LIENDIS
DI NADÂL
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Questo agile volumetto edito da CjargneCulture (ex Coordinamento Circoli Culturali della Carnia) e scritto da Renzo Balzan, raccoglie un significativo campionario di tutte le usanze e tradizioni legate al Natale, che vengono ancora rievocate e (ri)vissute nei paesetti di Carnia.
La stessa immagine di copertina (raffigurante
i Tre Re magi di Piano d'Arta) richiama immediatamente l'atmosfera natalizia e il carico di suggestioni che questo pregnante periodo dell'anno porta con sè.
Troviamo San Nicolò e Santa Lucia, il Nadalin e la Gnot Sante, Gjesù Cjamin e tantissime altre manifestazioni a carattere sia sacro che (ormai) profano diffuse sulla montagna carnica.
Il testo è arricchito dai disegni a matita di Giovanni Urban che ripropone in maniera ingenuo-fanciullesca scene e ambientazioni del periodo natalizio.
Un libretto leggero, semplice che si legge volentieri perchè riporta il lettore al tempo in cui i paesi si ritrovavano esclusivamente attorno a queste espressioni socio-religiose, le quali mantenevano la coesione nelle piccole comunità rurali e rinsaldavano la solidarietà interna.
Oggi purtroppo queste tradizioni hanno il sapore propagandistico del richiamo
turistico poichè viviamo ormai in una società costruita su modelli che ci sono spesso del tutto estranei ma ai quali ci uniformiamo assai volentieri, trascurando e spesso vergognandoci di quelle genuine emozioni che il periodo natalizio sapeva suscitare.
Resta il fatto tuttavia che queste usanze, anche se riproposte
a volte in maniera utilitaristica, hanno il pregio di non farci dimenticare il recente passato che viene ormai sempre più affidato a questo tipo di manifestazioni esteriori che non conservano però il calore interiore e la suggestione del lunario che era sempre attesa e ripetizione, attesa e ripetizione, attesa e ripetizione...
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