|
IL SOGNO DI ANDREI
|
|
Eddo Della Pietra ha avviato questo lavoro nel 2012 quasi per caso (scrivendo due tre pagine per sera) a seguito di un contatto fortuito intercorso con una persona di Assisi che a sua volta aveva conosciuto un ragazzino romeno di 10 anni il quale...
Per il libro fu una lunga gestazione e quando nel 2016 venne finalmente terminato (così racconta Eddo), emerse il cruciale problema di trovare un editore...
Da questo input iniziale, l'autore, documentandosi attraverso varie vie, ha costruito (o ricostruito) questo Docu-fiction cioè una biografia romanzata (di ben 400 pagine) che riguarda i primi dieci anni di vita di un bambino di Iasi (Romania) che fin da piccolo aveva manifestato una incredibile predisposizione alla musica e al canto.
Eddo ovviamente cambia i nomi dei protagonisti (così Stefan Cristian Atirgovitoae diventa Andrei Artigo nel libro), lasciando però intatta la intelaiatura di questa favolosa storia che vede sulla scena diversi protagonisti, oltre ai genitori del bambino: maestri di musica, insegnanti di canto, compagni di scuola... e poi il mondo magico della musica, i sacrifici del bambino e della famiglia, le ansie e le gioie, i problemi economici sempre incombenti, il papà che fa un duro lavoro, la mamma sempre impegnata, la nonna disponibile, il fratellino...
Direi che questo è un libro monotematico, monotòno (ma non monotono) nel senso che tratta sempre il medesimo tema (il percorso artistico del bambino) attraverso una ampia gamma di variazioni, come uno spartito musicale che propone sempre il medesimo gruppo di note in diverse sfumature e presentazioni (valga per tutti il Tema di Lara nello storico film "Il dottor Zivago").
E qui le variazioni sono rappresentate dalle decine di manifestazioni canore per bambini, cui il protagonista ha partecipato sia in Romania (prima) che in Italia ed Europa (poi).
E per ogni tappa professionale di maturazione, l'autore descrive i momenti salienti (uguali ma sempre diversi) che precedono, accompagnano e seguono queste manifestazioni canore, che divengono via via sempre più importanti e impegnative, fino a giungere allo Zecchino d'oro nel 2008 con la canzone "Io più te fa noi"; poi a Sanremo Junior e infine a "Ti lascio una canzone" condotta da Antonella Clerici, la cui edizione del 2011 fu vinta proprio da Stefan (alias Andrei) che cantò il successo degli anni '70 di Demis Roussos "Profeta non sarò" riscuotendo un enorme consenso; e poi ad Assisi nel 2012 dove interpretò "Canzone per te" di Sergio Endrigo...
La scrittura di Eddo è sempre precisa, sobria, lineare a raccontare episodi, scene, stati d'animo, paesaggi, in un continuo cambio di scenari, sempre attento ai dettagli e ai particolari (a volte fin troppo)...
L'aspetto tipografico non è però curato come avrebbe meritato questo lavoro: interlinea ampia, assenza di stacchi, carta piuttosto grossa... insomma si poteva fare certamente meglio e soprattutto era opportuno inserire anche una adeguata iconografia (se non altro dei luoghi descritti) che avrebbe certamente dato respiro e interesse alla narrazione.
Bravo Eddo comunque perchè ha saputo ricostruire e riconoscere a questo bambino (che oggi, ventenne, studia informatica all'Università e canta in pubblico solo per hobby) il suo magico momento di celebrità, additandolo ad esempio per tutti i bambini che vogliono impegnarsi fin da piccoli inseguendo un sogno grande...
Insomma un lavoro certamente originale e fuori dagli schemi: per averlo cerca sul web...