Monumentale volume di 475 pagine questo "quaderno" del Coro Polifonico di Ruda, edito da Pizzicato edizioni musicali, curato scrupolosamente da Lorenzo Nassimbeni, studioso e profondo conoscitore della materia.
In esso sono presentati, in rigoroso ordine alfabetico dei paesi, tutti gli organi antichi presenti nelle varie chiese della Carnia (e della pedemontana).
La prefazione di Guido Genero, Vicario Generale della arcidiocesi di Udine, propone questo strumento musicale, principe della liturgia cattolica che lo ha adottato nel secondo millennio per le sue vocalità quasi "umane" che ravvivano la preghiera comunitaria dei cristiani e ne sottolineano maestosamente l'intensità.
Lorenzo Nassimbeni fa poi una rapida ed esaustiva sintesi storica dei principali organari friulani e ne presenta le caratteristiche salienti, condite da qualche saporito aneddoto.
Loris Stella spiega infine le modalità pratiche di catalogazione che ha richiesto vari tentativi sperimentali negli anni scorsi fino a giungere ad un format plausibile e sempre riproducibile.
Per ogni organo preso in considerazione infatti, vengono riportati i seguenti specifici dati:
- Luogo di conservazione (paese, chiesa...)
- Note culturali (autore, attribuzione, interventi storici...)
- Notizie storico-critiche (dati di archivio...)
- Cassa e cantoria (descritte nei loro particolari)
- Elementi accessori funzionali (leggìo, panca, ribalta...)
- Canne di facciata (disposizione, numero, geometria...)
- Tastiere (tipo, posizione, tasti...)
- Pedaliera (tipologia, collegamenti...)
- Registri (numero, fattura, posizione...)
- Accessori (supporti, comandi...)
- Mantici (tipologia, numero, posizione, azionamento...)
- Corpi fonici (ubicazione, numero...)
- Somieri (ubicazione, numero, materiali, tiranti...)
- Crivello (materiale, rivestimento...)
- Canne (numero, posizione, gruppi di registro...)
- Iscrizioni (quando esistono e dove sono collocate)
- Interventi e restauri (in sintesi con la loro epoca)
- Stato di conservazione (efficienza complessiva...)
- Documenti (quando ve ne sono: la parte più ghiotta per i cultori di storia locale)
- Bibliografia e schede (in sintesi)

Come si può facilmente arguire, si è trattato di un lavoro enorme che ha richiesto tantissimo tempo per implementare ogni voce con accuratezza ed esaustività. Inoltre ogni organo è raffigurato da una o più fotografie in b/n (unico neo di questo meraviglioso pregevole catalogo: il b/n iconografico).

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Qualche nota: l'organo ad ala della Mozartina di Paularo e il Daniel Radivus di Paluzza (il più antico della Carnia) suscitano tanta curiosità ed interesse per la loro struttura così come i monumentali organi di Tolmezzo, Cercivento, Gorto (raffigurato in copertina), Paularo...
E' chiaro che quest'opera insuperabile è destinata maggiormente ai cultori della materia ed agli specialisti ma credo davvero che il lettore comune, leggendo qui dell'organo del proprio paese, comincerà a osservarlo in modo diverso, con maggiore rispetto e quasi con venerazione, indipendentemente dalla propria fede religiosa; comincerà a conoscerlo nei suoi aspetti più reconditi, ad apprezzarlo ed infine ad amarlo veramente. Non solo come strumento liturgico ma anche soprattutto come espressione della propria comunità e della propria civiltà passata; una civiltà musicale che oggi è a forte rischio di estinzione.

La bibliografia appare molto ben strutturata e selettiva; l'indice dei nomi facilita enormemente la ricerca; l'elenco delle località favorisce la consultazione rapida da parte del lettore.

Il Coro Polifonico di Ruda (che si ringrazia vivamente per il graditissimo omaggio), oltre ai meriti già noti ed acquisiti per il lungo impegno canoro, associa, con questa iniziativa culturale di enorme spessore, ulteriori altissimi attestati di gratitudine e benemeranza da parte di tutto il Friuli e della Carnia in particolare.