La vita di Marco Polo
dalle memorie del nonno Luigi

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"Dove è nato Marco Polo? La discussione è aperta tra gli storici senza che al momento si sia arrivati ad alcuna conclusione. Si e parlato di Venezia, come della soluzione più logica, ma anche di Sebenico in Dalmazia. L'idea di inserirmi in questa disputa sostenendo che Marco Polo è d'origini carniche non m'era mai passata per la testa, anche se l'amore per la mia Terra, fin da ragazzo, è stato tale che per farne grande la storia sarei stato disposto ad inventarmi qualsiasi cosa...
Non ci avevo mai pensato anche se ero a conoscenza che il cognome Polo è molto diffuso in qualche paese della Carnia come Forni di Sotto.
Non ci avevo mai pensato pur avendo tra i miei compagni di scuola un Polo, diventato ora uno studioso della storia della Carnia.
Non ci avevo mai pensato neppure quando, ancora ragazzo, m'ero dato alla ricostruzione della storia del mio piccolo paese “Chazàs in Carnea”, ed avevo riscontrato che il cognome era molto diffuso fino a tutto il Novecento anche nel piccolo paese che mi aveva visto nascere.
Non ci avevo pensato, anche se ricostruendo la genealogia della mia famiglia, avevo trovato molti incroci con persone che portavano questo cognome fino alla mia bisnonna paterna che si chiamava appunto Polo Orsola.

Non ci avevo pensato finché non fui costretto a farlo a seguito del ritrovamento, con le modalità originali sulle quali avrò modo di intrattenere inseguito il lettore, d'un antico manoscritto con l'autobiografia d'un mio probabile antico antenato, tale Luigi Polo conte di Chiassàs, proprietario del castello di Fusea. Vissuto molti secoli prima di me, e precisamente dal 1210 al 1300, come ho potuto poi stabilire incrociando i dati desunti dal manoscritto, con i risultati di una mia rapida ricerca d'archivio..."

Queste righe costituiscono l'incipit di questo fantastico/fantasioso romanzo storico, ambientato nella Carnia del Duecento, partorito dalla fervida mente del nostro decano Igino Piutti, assurto ormai a scrittore camerlengo di questo nostro sito, non tanto per l'età anagrafica, quanto invece per la sua vasta e poliedrica produzione letteraria che ormai deborda perfino dalla mensola a lui riservata...

Che dire? Occorre leggerlo, questo libro, con assoluta calma, per scoprire aspetti incredibili, momenti di autentica riflessione, ristretti spunti filosofici, raffinati intrecci di storia, parallelismi sorprendenti, curiosità...

La Carnia medioevale del 1200 viene qui accuratamente riprodotta in larghi affreschi paesaggistici, dove personaggi verosimili si muovono con grande naturalezza accanto a personaggi realmente vissuti, in diversi ruoli ed in ambienti particolari; le classi sociali sono delineate con sapienti tocchi di penna, i ricchi facoltosi emergono con la loro prosopopea, i mercanti sono sempre intenti nei loro traffici, i sorestanz brillano nei loro profili...

E tra Venezia e la Carnia si inseriscono e si diluiscono illuminanti e scelti carotaggi del libro di Marco Polo, "Il Milione", che (quasi) nessuno di noi ha mai letto per intero ma solo orecchiato o visto in improbabili riduzioni televisive...
Ebbene qui Piutti ci propina, a dosi moderate, i tratti più pirotecnici del "Milione", quelli più sorprendenti e fantasmagorici, quelli più incredibili e assurdi nelle iperboliche descrizioni "milionarie"...

Insomma: una ottima miscela di inverosimili racconti (asiatici) e di verosimili personaggi (carnici), di assurdi scenari (asiatici) e di realistiche ambientazioni (carniche).


Un mix che non dispiace, che incuriosisce davvero, al punto che al termine della lettura del libro, al lettore resta sospesa una cruciale domanda: e se fosse vero? se fosse vero che Marco Polo era di origini carniche? Beh...

 

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