FIABE E LEGGENDE DELLA CARNIA

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Sotto l'egida della prestigiosa editrice "Santi Quaranta" di Treviso, che si distingue per la creatività, la qualità culturale e la finezza grafica e che pubblica autori italiani del Triveneto (come Elio Bartolini) e dà voce a importanti scrittori della Mitteleuropa (come Vaclav Havel), RAFFAELLA CARGNELUTTI pubblica questa antologia di racconti fantastici ambientati in Carnia, raccontati in Carnia, spesso vissuti (o rivissuti) in Carnia.
Si tratta di favole brevi, a volte inedite o sconosciute, spesso invece note ma rivisitate dalla tipica e lieve penna di Raffaella e queste ultime, attraverso la sensibilità tutta femminile dell'autrice, assumono quasi una nuova aura ed una diversa sfumatura narrativa che a tratti le fanno sembrare nuove e originali.
In questi racconti, da leggere alla sera ai bimbi prima dell'arrivo di Morfeo, si possono scoprire tanti aspetti, a volte legati a precisi paesi (la tirchieria dei cavazzini, ad esempio) a volte più generalizzati ma sempre disvelati in maniera leggera e amichevole.
Se alcune fiabe si caratterizzano per la loro indubbia originalità altre si rivelano paradossali o truci, altre ancora appaiono assolutamente reali, prive quasi di ogni coloritura fiabesca o fantastica (vedi L'altare dei cramârs).
Risulta suggestivo e originale, quando possibile, l'aggancio con la storia vera, che a volte offre una patente di credibilità/credulità per i bimbi, anche per racconti di assoluta fantasia, ma che dà un valore aggiunto al filo del racconto che si dipana spesso tra scene fantastiche e fatti reali.
Non mancano le situazioni ed i personaggi tipici di ogni leggenda italiana (il Signore e san Pietro...) nè quelli tipici delle favole nordiche.
Ma non potevano certo mancare in questa raccolta di fiabe rivolte soprattutto ai "gentili" (cioè ai "non carnici"): guriuz, sbilfs, aganes, pajans, salvans, maçaroz, orcolat..., tipici della tradizione favolistica carnico-friulana, che per i neo-lettori "foresti" (cioè italiani) avranno un sapore nuovo e misterioso come nuovi e misteriosi potranno risultare i paesaggi, le ambientazioni, i personaggi verosimili o finti....
Positiva certamente la rapida sintesi storica della Carnia che precede la serie delle favole e le inquadra nel loro habitat e positivi anche gli intervalli grafici disegnati da Sandro del Moro, prendendo spunto dagli oggetti del Museo Carnico delle Tradizioni ed Arti popolari di Tolmezzo.
Direi che questo inusuale lavoro letterario della Cargnelutti, dove favola fiaba e storia vera si intersecano e si scambiano con facilità e naturalezza alcuni rispettivi ruoli, mi pare abbastanza riuscito perchè dà modo alla storia di volare alto con la fantasia e alla fantasia di restare ancorata alla storia, in un continuo rimando di situazioni, colori, voci, suoni che creano un mosaico rilucente e fantastico, dove personaggi di epoche diverse si incontrano quasi per caso, pagina dopo pagina, lasciando in eredità al lettore adulto ed all'ascoltatore bambino spunti di sapienza popolare e di saggio pragmatismo.

 

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