FERIGO
STORIA DI UNA FAMIGLIA DI ARROTINI

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Gianni Oberto è uno degli scrittori più prolifici di Carnia. Questo suo nuovo libro (2/2015) racconta la saga di alcune famiglie di Paularo che nell'800 emigrarono in Serbia (e poi a Venezia) dove diedero vita ad un'attività imprenditoriale di eccellenza nella coltelleria e nella arrotatura. Oggi nessuno più conosce questo tipo di attività, ormai quasi del tutto scomparsa e cancellata da una industria multinazionale "usa-e-getta" che cannibalizza i piccoli e crea deserto attorno a sè...

 

Questo libro, semplice e leggero, si compone di vari ingredienti:

la microstoria (relativa alle vicende dei vari protagonisti) dove le peripezie, le fughe, i ritorni, i rischi, le paure, gli amori... si mescolano in un continuo evolversi di situazioni e ambienti tutti caratterizzati dalla personalità dei principali protagonisti.
La grande storia (che incornicia sapientemente quella piccola) che qui rivivie in quadri inediti e sconosciuti dove i Balcani recitano sempre una parte attiva e da protagonista.
L'iconografia inedita (specie quella relativa ai personaggi) che ravviva emblematicamente pagine di soffusa malinconia e di impalpabile nostalgia.
L'epistolario (relativo ad alcuni personaggi) rivela stati d'animo profondi e svariatissimi che denunciano la personalità dei vari mittenti ma anche quella, sotto traccia, dei destinatari.

Insomma si tratta di un bel libro che si legge con tranquillità, a volte con sorpresa, a tratti con condivisa mestizia, sempre con curiosa attenzione ed alla fine con autentico orgoglio carnico, solleticato e ravvivato da ogni capitolo di questa storia.

L'autore, che discende per parte materna da questo casato dei Ferigo di Paularo, può a buon diritto vantarsi di appartenere ad un ceppo di gente intraprendente, onesta, totalmente dedita al lavoro, coraggiosa (quando non temeraria), votata al sacrificio, determinata e capace di risalire la ripida china della distruzione bellica (Belgrado) per riposizionarsi nella società in altro luogo (Venezia), sempre con lo sguardo proiettato al futuro nella convinzione che chi sa compiere bene il proprio mestiere o professione, ovunque vada, avrà successo...

Grazie Gianni, per questa testimonianza di affetto e stima per il tuo casato materno ma soprattutto per aver additato ai giovani di oggi la via più sicura per affermarsi nella vita, che non è quella delle raccomandazioni o dei soldi facili delle slot machines, ma quella ineludibile dell'impegno personale e del sacrificio.

 

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