Il presepe di Salino Chiunque nel periodo delle festività natalizie, viaggiando
attraverso la Val D’Incarojo, volesse percorrere le strade di Salino,
probabilmente attratto dal fascino della sua suggestiva cascata,
scoprirebbe che la piccola frazione dona allo sguardo dei suoi abitanti e
visitatori un’altra inaspettata, quanto incantevole, meraviglia. Da più di un lustro, situato nella piazzetta
centrale del paese sotto un luminoso albero di Natale, ma dal corrente anno
“dislocato” per ragioni logistiche nel sagrato della locale chiesa di S.
Caterina, il presepe di Salino, anche in queste festività dicembrine, si
mostra in tutto il suo inopinabile
valore artistico. Opera dei volontari del gruppo locale “Chei dal arbul”, nato nel 1989 e
fino ad oggi attivo nel paese nell’organizzazione-creazione di spazi e momenti
ricreativi di vario tipo, esso si distingue dai numerosi altri presepi visibili
nei paesi della Carnia per il fatto di intercalare lo scenario della natalità
all’interno di un paesaggio in miniatura, che riproduce il paese stesso nelle
sue principali bellezze. Ritroviamo così, in compresenza della classica
grotta e dei tradizionali pastorelli e personaggi vari, realizzazioni in
scala della cascata e del mulino ad essa sottostante, del santuario
della “Madonna del Sasso” sito sul M.te Castoia, della sopracitata chiesa di
S. Caterina, nonché di alcuni altri elementi tipici dell’architettura
locale, come case, baite e fienili. Al di là della piacevole visione d’insieme
data dall’armonioso accostamento di questi suoi diversi elementi decorativi,
disposti in modo rispecchiante la realtà anche per ciò che concerne la
rispettiva posizione altimetrica, a colpire l’osservatore sono la precisione
e la finezza dei modellini, cesellati nei minimi particolari. Dalle minute
decorazioni delle porte, dall’uso degli stessi materiali di costruzione e
colori dei modelli originali, la perizia di questi lavori arricchisce il presepe
tanto da poterlo considerare, a mio sommesso parere, una delle più gradevoli
manifestazioni dell’arte popolare della nostra terra. Di certo le parole non possono descrivere autenticamente i pregi che solo la vista ravvicinata può cogliere. Pertanto, ne deriva un invito sincero e spontaneo a condurvi in quel di Salino a sentire la freschezza e lo scroscio cristallino delle acque della cascata, e con essi il profumo del muschio...
Denis Baron Fotografie di Mirko De Corti
|
|