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Voci
della memoria
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Freschissimo di stampa
e di presentazione al pubblico (2004), è uscito presso il Liceo Classico
Salesiano di Tolmezzo il secondo volume della Collana di Cultura locale,
curato dagli studenti della III classe liceale 2003-2004, coadiuvati dai propri
insegnanti. Si tratta di un lavoro pulito e cristallino che tocca il delicato
tema della Resistenza partigiana in Carnia, che proprio ultimamente sta
avendo un interesse ed una riscoperta assai vive.
Questo
volumetto raccoglie il testo di 4 interviste che gli studenti hanno
raccolto durante l’anno, contattando quattro ex partigiani carnici,
autorevoli esponenti della lotta partigiana: due appartenuti alla brigata
“Osoppo” e due alla “Garibaldi”, rispettando così in pieno la
cosiddetta par conditio di scalfariana memoria.
L’impianto
delle interviste è stato organizzato e concordato preventivamente, mediante
domande precise e ineludibili, alle quali i 4 intervistati hanno risposto con
altrettanta precisione e tempestività.
I
4 ex partigiani intervistati sono: don Redento Bello (nome di battaglia:
don Candido) e Romano Marchetti (Cino Da Monte) della “Osoppo”;
Elio Martinis (Furore) e Ciro Nigris (Marco) della “Garibaldi”.
Le risposte ai vari quesiti posti dagli studenti (spesso
totalmente ignari di questa drammatica storia ma nel contempo interessati a
conoscerla), appaiono sempre chiare, immediate, mai reticenti neppure di
fronte alla tipica domanda “Perché in Carnia i partigiani erano mal visti e
poco amati?”. Tuttavia il forte spirito ideale che anima ancora questi
giovani-vecchi prevale su ogni altra considerazione e mette in luce aspetti
inediti della lotta partigiana in Carnia, i suoi limiti ma anche i suoi meriti,
le sue inadeguatezze ma anche le sue felici intuizioni.
Tutti gli intervistati
accennano con rimpianto e venerazione a quella mitica esperienza della
repubblica partigiana “Zona Libera Carnia”, modello insuperato tra le varie
repubbliche partigiane del Nord Italia. Molti gli accenni accorati a quegli
ideali spentisi con l’arrivo della democrazia, a quelle speranze andate deluse
poi con l’arrivo dei partiti…
Significativi
alcuni passi: “…la scuola italiana castra gli studenti parlando troppo di
Roma... Io allora pensavo ad una Carnia-Cantone sul modello svizzero,
invece si mantennero le province napoleoniche che dovevano fornire soldati e
ufficiali per l’esercito nazionale…” (Marchetti). Interessanti anche
gli accenni alle diatribe tra osovani e garibaldini (Bello), alla unità di
intenti che in Carnia era al di sopra delle ideologie…
Insomma
un saggio giornalistico costruito attraverso l’intervista degli autori
della storia, che qui appaiono quasi distaccati spettatori di quel che avvenne
60 anni fa e con disincantato rimpianto parlano di quella epopea eroica che li
vide protagonisti nel bene e nel male.
Molto
buona anche la parte iconografica in b/n che ripropone immagini e
situazioni spesso inedite.
Quello che stanno realizzando, anno dopo anno, gli studenti del
Liceo Classico salesiano di Tolmezzo, costituisce davvero un singolare
e apprezzabile esempio di come si possa affrontare e conoscere la storia
locale attraverso le testimonianze dei diretti protagonisti. Senz’altro
un ottimo metodo!