VIE DEL GUSTO E AGRITURISMI

IN CARNIA

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Gran bel libro per accostarsi a quel particolare nuovo aspetto del turismo che oggi va molto di moda, l’AGRITURISMO, che in Carnia appare ancora assai limitato e quasi pionieristico: sono ancora poche infatti le aziende che investono su questo peculiare modo di fare turismo e quelle che già esistono debbono ancora compiere dei significativi passi di adeguamento e aggiornamento. Tuttavia alcune di queste aziende già presentano requisiti di eccellenza.

Questo libro, stampato nel 2004, ha un approccio tutto particolare con l’agriturismo in quanto parte da alcuni GUSTI, successivamente delinea 6 percorsi ed infine, lungo questi percorsi, presenta i diversi agriturismi che offrono i prodotti relativi a quel “gusto”.

Vediamo quali sono le 6 VIE DEL GUSTO che sono state individuate dagli autori:

la via del LATTE

la via della FRUTTA E VERDURA

la via della FARINE E DEI DOLCI

la via della CARNE E DEI SALUMI

la via del MIELE

la via del PESCE

Di ogni percorso vengono presentati:

- una cartina topografica che indica le tappe rilevanti;

- tutti gli agriturismi che si incontrano lungo quel percorso;

- di ogni agriturismo, tutte le informazioni utili e necessarie per il buongustaio o l’escursionista o il turista di passaggio (costi, posti-letto, gestione, acquisto prodotti...).

Meritano a mio avviso una particolare menzione alcuni interventi scritti che compaiono nel libro ad ogni capitolo e che ne sintetizzano mirabilmente il contenuto:

- il primo contributo scritto è di Domenico Isabella ed è intitolato “Alimentazione e cultura contadina in Carnia”: è una precisa ed ineguagliabile sintesi della cultura alimentare di Carnia, nella quale l’autore presenta, con grande cognizione ed estrema precisione, le materie prime del desco carnico: dai cereali ai legumi, dalle verdure alla carne, dal pesce ai latticini, per ognuno dei quali tratteggia la storia e le vicende durante gli ultimi secoli. Si sofferma poi a descrivere i pasti nei giorni feriali ed in quelli di lavoro pesante; in quelli festivi (con particolare riferimento alla Pasqua, al Natale ed alle altre feste religiose che scandivano il succedersi delle stagioni…). Davvero splendido e appagante questo contributo di D. Isabella, che rivela particolari davvero singolari e scenari d’altri tempi e che costituisce in sé quasi un’opera nell’opera.

- gli altri contributi sono quelli di Enos Costantini che, per ogni GUSTO presentato, ne celebra l’elogio in maniera squisitamente allegra, ironica, a volte graffiante, mettendo spesso a nudo i limiti dei luoghi comuni (vedi l’elogio dei formaggi o del burro, ricchi di colesterolo; quello del fagiolo, del salame…) o smascherando grossolane falsità che trovano ancor oggi ospitalità presso la gente comune. Leggendo e rileggendo queste brillanti pagine di Costantini, mi sono sentito incolto, spesso in colpa, quasi sempre inadeguato a parlare e trattare di cibi genuini. Insomma questo Enos Costantini mi ha fatto davvero riflettere su quanto noi carnici siamo ancora ignoranti circa la estrema bontà e raffinatezza del nostro mangiare, mentre siamo indotti ad inseguire pizze e surgelati…

- interessante anche il contributo di Pietro Molfetta sui prodotti agroalimentari carnici e quello delle curatrici Paola Cigalotto e Mariagrazia Santoro, architetti in Udine, che spiegano l’opera. Sempre ottimo l’apparato iconografico di Ulderica Da Pozzo,il cui obiettivo spazia su tutto l’universo carnico.

Il libro contiene infine una splendida CARTINA GASTRONOMICA che riassume geograficamente i 6 itinerari agrituristici, delineando per ciascuno di essi le principali caratteristiche.

In sintesi: un OTTIMO lavoro che dopo aver individuato 6 vie del gusto, mette in rete, attraverso gli agriturismi esistenti, le principali realtà agroalimentari presenti in Carnia, utilizzando come filo conduttore le macro-categorie (latte, frutta, farine, carni, miele, pesce).

Unico limite: un prezzo non proprio accattivante (euro 20).


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