E’ dal 1997 che
l’Istituto di Cultura Timavese e il Circolo Culturale di Timau, sapientemente
coordinati da Mauro Unfer, pubblicano annualmente i “Quaderni di
Cultura Timavese”. Si tratta di un periodico a carattere scientifico-culturale
che accanto ad articoli monografici in dialetto timavese, associa
articoli in italiano ed anche friulano. Inizialmente lo scopo e
l’interesse principali erano stati unicamente rivolti alla storia e
all’habitat di Timau, isola alloglotta germanofona del Comune di
Paluzza, che a tale scopo destina annualmente dei fondi speciali.
Successivamente, tramite diverse collaborazioni esterne, la tematica si è
allargata fino a comprendere temi riguardanti non solo i paesi contermini ma più
in generale l’intera Carnia. Anche i volumi via via pubblicati sono
aumentati di consistenza e di interesse, proprio per l’apporto di vari
contributi importanti esterni, aventi
per tema: la storia locale, la fauna, la flora, le tradizioni, la geologia…
Si tratta insomma di fascicoli annuali che hanno il pregio e l’ambizione di
venire a formare tra alcuni anni una vera e propria ENCICLOPEDIA DI TIMAU E DEL
TERRITORIO LIMITROFO in tanti volumi, ognuno dei quali diverso e particolare per
il proprio contenuto. Anche l’iconografia appare molto ben rappresentata, la
didascalia aiuta i lettori più piccoli, mentre la grafia viene incontro agli
anziani. A dicembre 2003 siamo al 7° numero, che si annuncia ponderoso e
interessante per tematiche e attualità. I “Quaderni di Cultura Timavese”
hanno come brillante corollario anche altre attività editoriali sorte e
cresciute sempre a Timau. Per esempio, resta importante il trimestrale ASOU
GEATS che ripropone, in occasione del Natale, Pasqua e Ferragosto, temi e
immagini legati al paese: gli articoli di maggiore interesse vengono poi
approfonditi, ampliati e pubblicati sui Quaderni annuali. Parallela a questa
attività periodica, è in continuo divenire il VOCABOLARIO ITALIANO-TIMAVESE,
curato da Peppino Matiz, Mauro
Unfer, Giacomina Plozner e Antonella Cocola, il cui lavoro di ricerca e
classificazione non termina mai. Con queste premesse si ha quasi la certezza che
il dialetto carinziano di Timau faticherà davvero a scomparire, anche se ormai
restano solo gli anziani e pochi giovani a utilizzarlo quotidianamente. Bravi
dunque questi personaggi di Timau che in questo modo salvano un altro pezzettino
(assai particolare!) di Carnia da sicura scomparsa. I Quaderni possono essere consultati a video o scaricati in formato PDF
dal sito internet: www.taicinvriaul.org come si legge in ultima di
ogni volume. QUADERNI DI
CULTURA TIMAVESE n 7 (dicembre
2003) Con lieve ritardo è uscito il 7° numero dei QUADERNI DI CULTURA
TIMAVESE, curati da Mauro Unfer. Questo numero si presenta assai
ponderoso, non solo per il numero di pagine (oltre 300) ma anche per le varie
tematiche trattate. Inge
Geyer racconta COME E’ NATO IL VOCABOLARIO TIMAVESE, ripercorrendo
le varie tappe che dal lontano 1972
l’hanno portata a considerare Timau una fonte importantissima per i suoi studi
di glottologia. Massimo
Mentil parla di ECONOMIA E SVILUPPO DEL TERRITORIO montano,
presentando spunti originali e considerazioni utili per una ripresa della
Montagna. Helmuth Schwap traccia un brillante excursus storico su TIMAU
IN ETA’ MEDIOEVALE, dove delinea i fatti salienti di una microstoria
locale inserita nel contesto della storia europea, il tutto corredato da una
splendida iconografia spesso inedita riguardante documenti storici antichi. Alfio Englaro ripropone alcuni articoli aggiornati sulla DIOCESI
DI ZUGLIO, riprendendoli dal nostro balcon “La diocesi di Zuglio” in cui
sono raccolte considerazioni, intuizioni, appunti, resoconti che stimolano la
riflessione di coloro che hanno interesse per questo tema. Giulio Del Bon offre uno splendido saggio sugli ANTICHI
OPIFICI AD ENERGIA IDRAULICA NELL’ALTO BUT e lo fa utilizzando ottime
fonti e inedita cartografia: mulini e pestaorzi descritti e storicizzati,
corredati da immagini antiche e recenti e soprattutto da riproduzioni di
documenti d’epoca inediti che avvalorano ulteriormente il racconto. Adriana Janezic invece affronta l’argomento delle MINORANZE
LINGUISTICHE DEL FRIULI in rapporto alla legislazione vigente. Sonia Mazzolini informa sul SISTEMA BIBLIOTECARIO E
DOCUMENTARIO IN CARNIA spiegando come funziona la rete informatica delle
biblioteche. Velia Plozner descrive i SENTIERI DELLA MEMORIA che
dal passo di M. Croce si snodano attraverso le creste di Pal Piccolo, Freikofel,
Pal Grande, Avostanis, Pizzo Timau, Promosio. Belle foto, belle storie. Monika Klaus racconta la storia del SANTUARIO DI MARIA
SCHNEE di Mauthen, elaborata sulla base di documenti storici scritti
esistenti a Mauthen. La classe II media di Paluzza propone il tema dell’ACQUA
BENE COMUNE in lingua friulana, inserendolo nel contesto della valle del But.
In questo contributo vengono intervistati anche un rappresentante dei Verdi (che
si oppone allo sfruttamento selvaggio dell’acqua) ed il direttore della SECAB
(che ne propone invece l’utilizzo ragionevole). Laura van Ganz e Beppino Van Messio scrivono in timavese
alcuni pezzi, tra cui una traduzione del Pinocchio di Collodi. Giorgio Ferigo e Piermario Flora concludono alla grande con un contributo di ricerca storica eccezionale: IL PROCESSO DI ALCUNI CRAMARS DELL’ALTO BUT avvenuto nel 1608 di fronte al tribunale dell’Inquisizione di Udine. Ben 76 cramars furono accusati di aver mangiato cibi proibiti in tempi proibiti, durante la loro stagionale permanenza in terre luterane. Questi dovettero scendere a Udine e discolparsi di fronte all’Inquisizione che li rimandò a casa con pene varie seppur lievi. Splendido questo articolo di Ferigo e Flora che hanno impreziosito il loro contributo con una iconografia inedita e affascinante e che rendono questo numero dei QUADERNI TIMAVESI davvero unico e speciale. Da non perdere. QUADERNO DI CULTURA TIMAVESE n° 8 Dopo prolungato e laborioso travaglio, ha finalmente visto la luce il n.8 di questa splendida collana di cultura timavese (con ampi riferimenti a tutta la Carnia ed alla vicina Carinzia). Tutti i QUADERNI DI CULTURA TIMAVESE possono essere consultati a video o scaricati in PDF dal sito www.taicinvriaul.org Per informazioni: tembil@libero.it
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