Ruote grosse e cervello fino
Alla scoperta delle Alpi Carniche in bici

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Claudio Stori non è carnico ma è un innamorato della Carnia, dove ha lungamente vissuto. E’ un amante della bicicletta (da corsa e da montagna). Nelle sue continue peregrinazioni, ha percorso tutte le piste ciclabili della Carnia, ha toccato tutti i punti raggiungibili in mountain-bike, ha fotografato tantissimo, ha segnalato tutto su un diario. Ora questo diario è diventato uno splendido volumetto tascabile, edito dal Comune di Paluzza (con i fondi pubblici) al quale può essere richiesto,  e sapientemente allestito e stampato dalla tipografia paluzzana Cortolezzis, il cui direttore, Luciano Plazzotta, è a sua volta un veterano ciclo-turista.

Il libro, patinato, si presenta con una veste tipografica brillante; è scritto in ben tre lingue: italiano, tedesco e timavese. Le fotografie sono davvero uniche e inedite.

Gli itinerari descritti e documentati sono in tutto 14, che, partendo sempre dai Laghetti di Timau, si snodano per tutte le strade e i sentieri di Carnia, per tornare poi al medesimo punto di partenza.

Ed ecco che un giorno vai a Lavareit, il secondo giorno sul Tenchia, il terzo tocchi Vinaio e Zuglio, il quarto…

Ogni itinerario è corredato da: fotografie (di vari autori), cartina del percorso in esame, dal tempo che si impiega, dalle difficoltà presenti, da consigli utili.

Insomma se uno vuol conoscere la Carnia divertendosi non c’è che da consultare questo prezioso manualetto del cicloturista e seguirne le indicazioni. Sarà una scoperta davvero unica e indimenticabile.

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