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Pievi
e chiese in Carnia
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Questa pregevole
pubblicazione, venuta alla luce nel 1994 da un’idea di Raffaella
Cargnelutti e Attilio De Rovere per opera dell’allora APT della
Carnia (cui può essere ancora richiesto), costituisce ancora oggi un esemplare
contributo alla divulgazione della conoscenza del nostro patrimonio
architettonico religioso, che in ogni valle assume caratteristiche e
connotazioni peculiari e assai tipiche, risentendo spesso di influssi nordici,
prevalentemente austriaci e tedeschi...
Il
volumetto, ideale per chi vuole iniziare un percorso di conoscenza della Carnia
attraverso le sue chiese, si presenta con una veste tipografica assai
accattivante e moderna: sono presentati 7 itinerari diversi che si
possono percorrere in macchina, in bici oppure a piedi.
Per
ogni itinerario, viene delineato un percorso assai documentato: innanzitutto la cartina
topografica 1:100.000 che evidenzia le strade di accesso; poi le fotografie
(in color verde antichizzato) delle varie chiese o pievi accompagnate da
sintetiche didascalie che formano le singole schede.
I
7 itinerari sono i seguenti:
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Tolmezzo e la Bassa Val Tagliamento
- Le pievi della Val But
- Il canale d’Incarojo e la media Val But
- La media Val Tagliamento
- Forni Savorgnani e Sauris
- La Val Calda e l’Alta Val Degano
- Lauco, la Val Degano e la Val Pesarina
Il volumetto
non ha ovviamente la pretesa di esaurire un argomento così vasto ed importante,
tuttavia il taglio della pubblicazione e le dimensioni del libretto si
adattano perfettamente allo zainetto del ciclista amatoriale o dello
scarpinatore indefesso, che amano faticare tra boschi e altopiani, godendo
di una Natura ancora incontaminata, arricchita e impreziosita da un patrimonio
architettonico unico e nascosto, spesso sconosciuto…