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Pievi
e parrocchie della Carnia nel tardo Medioevo
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La SFF ha sempre tra i suoi
titoli questo libro di Flavia de Vitt, uscito ancora nel 1983, che per la
profondità della ricerca ed i risultati conseguiti, non è ancora stato
soppiantato da nessun altro. La serietà dell’autrice, la sua meticolosità,
la sua chiarezza di esposizione fanno di questo libro un riferimento
essenziale della storiografia della Carnia. Pur restando sempre un piccolo
volume dal punto di vista tipografico, il contenuto appare assai pregevole e per
tanti aspetti insuperato. L’apparato bibliografico risulta ottimo, le fonti di
ricerca sono vaste. Questo libro analizza fin dalle origini la nascita delle pievi
di Carnia, la loro giurisdizione, le successive trasformazioni e infine la
nascita delle parrocchie. La De Vitt prende in considerazione le
strutture politiche economiche e sociali del tardo medioevo (sec. XIII-XV) e
descrive in maniera precisa i vari percorsi che hanno portato dapprima alle
pievi e poi alle parrocchie, attraverso processi socio-culturali complessi e
finora mai indagati. Non è però solo una storia ecclesiastica, come il titolo
del libro potrebbe indicare; è la storia della Carnia nei secoli più
difficili da raccontare e più avari di documenti. Una storia avvincente e
inesplorata che affronta problemi e tematiche nuove, che muove dalla pieve
centralista e monopolizzatrice per giungere alla autonomia e alla individualità
della parrocchia. Si direbbe quasi un percorso di maturazione del popolo di
Carnia, il quale, attraverso la costituzione delle varie parrocchie, è riuscito
a creare delle sub-identità comunitarie forti e motivate, in grado di garantire
un ulteriore radicamento nel territorio.
Al
termine del libro si trova un’ APPENDICE DOCUMENTARIA che raccoglie
alcuni importanti documenti in latino, che si riferiscono alla istituzione e
alla storia di queste pievi e parrocchie. Infine vi è l’elenco dei nomi che
ricorrono nel libro, per una facile individuazione.
Occorre
concludere affermando che questo libro della De Vitt costituisce un’opera
imprescindibile per chiunque voglia affrontare la storia della Carnia,
in particolare modo per il periodo medioevale. Tutti i libri usciti
dopo questo, hanno sempre invariabilmente e rigorosamente citato nella
loro bibliografia Flavia De Vitt, riconoscendole il merito assoluto
di aver fatto luce per prima su un periodo affascinante ma difficile
e controverso della storia di Carnia.