POESIIS E LIENDIS DE TIERE DI CJARGNE

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Come dice chiaramente il titolo, si tratta di una raccolta di poesie e di racconti in lingua friulana.

Renzo Balzan, pur essendo di origini friulane, è da tutti considerato carnico, in quanto vive qui ormai dal 1966 e qui si è impegnato nel campo culturale in una maniera esemplare e sempre più convincente.

La sua produzione artistica, prevalente in versi, è ormai notevole e spazia su diverse tematiche; la sua collaborazione presso varie testate in lingua friulana è precisa e costante; ha vinto diversi premi letterari in regione; ha fondato un periodico “Ladins dal Friul” che mantiene contatti con i popoli ladini delle Alpi. Insomma: una gran lavoratore il nostro! E soprattutto uno strenuo e attentissimo difensore della nostra Tradizione. Su questo versante, sono innumerevoli le sue prese di posizione sia sui quotidiani e settimanali locali che su TeleAltoBut di Paluzza, dove cura la rubrica settimanale CuintreCjargne.

Questo lavoro letterario è formato da due distinte parti:

- la prima parte raccoglie una antologia poetica personale nella quale traspare subito la raffinatezza del verso, la ricerca del lemma preciso, l’uso disinvolto di termini friulani ormai desueti ma che ancora riescono ad evocare magie e atmosfere d’altri tempi. Anzi, sono proprio le parole quasi ormai sconosciute che Balzan sa usare con padronanza e appropriatezza, a creare quei contatti e quei ponti con il passato che, creduto scomparso, qui pare riemergere con una freschezza che stupisce e affascina.

Ma Balzan non è solo il freddo orafo del verso: è anche e soprattutto il poeta che sa cogliere dal fremito di una foglia o dalla nube sfilacciata in cielo un moto dell’animo, uno stupore improvviso, una meraviglia inattesa.

- La seconda parte del libro è dedicata ai Racconti di Carnia che Balzan inventa o riprende dalla tradizione orale, adattandoli magari alla sua indole ed alla sua penna, che anche nella prosa raggiunge livelli assai pregevoli. Anche qui Balzan utilizza infatti vocaboli friulani ormai desueti (a volte totalmente incomprensibili) ma lo fa con l’intento di rivitalizzare una lingua (la nostra) che rischia l’imbastardimento e la contaminazione non solo con l’italiano televisivo ma anche con l’inglese commerciale… Ma c’è da dire che certe parole antiche e non più in uso corrente hanno la capacità di far riflettere e di far pensare…

Anche questo è un merito non secondario della produzione poetica di Balzan, che si è ritagliato un posto di primo piano nel variegato mondo letterario di Carnia.

 

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