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LA
STRADA FERRATA DELLA PONTEBBA
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Con
il patrocinio
della Provincia di Udine, la Editrice Senaus in collaborazione
con il Dopolavoro Ferroviario della stessa città, ha recentemente
pubblicato questo splendido libro (solo 17 euri,
grande formato, pag.196) che, della ferrovia Pontebbana (la linea
Udine-Tarvisio), racconta: nascita, morte e resurrezione (absit
jniuria verbis: dopo si capirà il perchè).
La base di questa opera eccezionale è costituita dalla tesi
di laurea di Anna ZANIER, pontebbana di origini carniche (entrambi i
genitori, Giovanni e Daria Englaro, sono infatti di Paluzza, dove spesso ritornano
e dove auguriamo di tornare definitivamente alla quiescenza dal lavoro).
ll titolo originario della tesi (2003) era Il ruolo della ferrovia
pontebbana nell'evoluzione del trasporto dalla seconda metà dell'Ottocento
fino ai giorni nostri.
Su questo nocciolo duro, che ha richiesto lunghe ricerche e un lungo tempo
di stesura da parte dell'autrice, si è poi innestato il contributo di Claudio
Canton (le locomotive nei vari periodi, gli orari e l'attività ferroviaria
in genere) e di Roberto Carollo (il raddoppio della Pontebbana).
L'enorme materiale iconografico (spesso del tutto inedito) è stato
offerto dall'ing. Domenico Pittino (appassionato collezionista
di "cose" della pontebbana). Molti altri sono i collaboratori minori
di questo grande lavoro e la regia va ascritta al Dopolavoro Ferroviario di
Udine nella persona di Roberto Francescatto.
La ferrovia Pontebbana, iniziata nel 1874 ed ultimata nel 1879,
era stata costruita in soli 5 anni con una forza-lavoro di
migliaia di uomini e con una arditezza tecnologica eccezionale, ed era diventata
il simbolo e il volano dello sviluppo socio-economico del Canale del
Ferro e Valcanale: lungo di essa sono cresciuti paesi e sono sorte importanti
realtà economiche...
Questo eccezionale libro, che è idealmente collegato con l'altrettanto
eccezionale TRANVIE DEL DEGANO E DELLA VALLE DEL BUT IN CARNIA di Giuseppe
Nogarino, presente nella nostra biblioteca, è un prezioso scrigno
di notizie e soprattutto di immagini del passato, quando la ferrovia rappresentava
davvero il progresso tecnologico più avanzato:
- vengono descritte (ciascuna con foto e piantina) tutte la varie stazioncine che
da Udine a Tarvisio punteggiavano questa strada ferrata;
- sono raffigurate le varie locomotive che sono state in esercizio
lungo questa tratta;
- sono riportati fatti di cronaca e sono ricordati i più famosi incidenti (il
maggiore dei quali quello avvenuto il 26 marzo 1920 sul ponte Muro, quando
alcuni vagoni accidentalmente messisi in movimento dalla stazione di Pontebba
scesero a valle a gran velocità andando a collidere con il treno passeggeri
che saliva da Udine diretto a Vienna: lo scontro frontale avvenne proprio sopra
questo grandioso ponte, vi persero la vita 12 persone, quasi tutti studenti
egiziani di medicina che si recavano a Berlino per specializzazioni (aleggiò anche
l'ipotesi dell'attentato!); e le fotografie di questo tragico incidente ne
mostrano tutta la drammaticità. Anche il deragliamento del direttissimo
Vienna-Udine avvenuto a Reana il 7 agosto 1920 (lo stesso anno!) restò nella
memoria collettiva di allora e pure le foto di questo incidente ferroviario
sono presenti nel libro)...
E poi la seconda guerra mondiale (con il tragico carico umano
avviato verso i campi di sterminio nazisti), il terremoto del
1976 (con i gravissimi danni arrecati alla ferade), i treni
bianchi dei vacanzieri domenicali, le false prìvatizzazioni (con
lo Stato ancora padrone di Trenitalia &C)...
E poi il raddoppio ed
infine, recentissima, la nuova linea Pontebbana (costruita ex
novo da Carnia a Tarvisio, completata nel gennaio 2001) che rappresenta
la prima linea di valico ad alta velocità al mondo (in
barba ai No-Global ed alle varie tonalità di Verdi...), che rispetta
l'ambiente in maniera perfino maniacale...
Nel frattempo, l'abbandono definitivo e la morte della vecchia linea ferroviaria
da Carnia a Tarvisio, pur tra rimpianti e nostalgici ricordi, aveva suscitato
una nuova speranza: poter cioè riconvertire la vecchia
linea abbandonata e disarmata in una lunghissima pista ciclabile di
ben km 58, da Coccau a Carnia... Poi però, quando il progetto stava
per decollare davvero e le risorse finaziarie erano già approntate,
successe il finimondo: la disastrosa alluvione dell'agosto 2003 sovvertì ogni
progetto, colpì con furia la dismessa linea ferroviaria in più punti,
la sommerse di frane, la rese pericolosa... Di questo splendido ed eccezionale
progetto, oggi non restano che i km 10 ciclabili da Coccau a Camporosso,
inaugurati nell'esate del 2005.
E così oggi la situazione della gloriosa Pontebbana è sotto
gli occhi di tutti:
se da un lato la nuovissima linea TAV è più sicura
e più veloce con treni modernissimi che sfrecciano sotto le nuove e
lunghissime gallerie in un habitat massimamente rispettato,
dall'altro la situazione dei vari paesi (rimasti tagliati fuori dalla nuova
linea) è divenuta pesantemente tragica: stazioni abbandonate, scali
dismessi, siti rioccupati dalla natura che si sta impadronendo di nuovo del
territorio; la ferrovia pontebbana non rappresenta più quel
volano che un tempo aveva garantito occupazione, lavoro e ricchezza...
Questo bellissimo libro, oltre a documentare questa splendida
e singolarissima storia, ha anche il significato di una affettuosa
memoria per tutti gli abitanti di quelle valli che dalla ferrovia
trassero benessere e linfa vitale per quasi 130 anni!
Complimenti ad Anna Zanier ed agli altri autori che sono riusciti a creare
un'opera di alto valore non solo tecnico ma anche letterario e culturale,
dove la curiosità e la meraviglia si intrecciano e si sostengono continuamente
fino all'ultima pagina.
Un libro da consigliare non solo ai valligiani canalini e canal-ferrini, ma
in genere a tutti gli appassionati di ferrovie!