ENEMONÇ PREON RAVIEI SOCLEIF

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In occasione dell’assemblea annuale svoltasi ad Enemonzo nel 2005, la SFF (Società Filologica Friulana) ha pubblicato questo voluminoso e ponderoso tomo di oltre 700 pagine, interamente dedicato a questi 4 piccoli comuni della Val Tagliamento.
Si tratta di una pregevolissima monografia che raccoglie i contributi più significativi relativi a questa particolare zona delle prealpi Carniche, che molto spesso sono trascurate quando addirittura sconosciute.
Questo splendido libro mi è stato da poco regalato dall’amico Aldo B. che mi ha fatto felice non poco.
Il merito di quest’opera è proprio quello di aver riportato all’attenzione del Friuli questa zona un po’ defilata della Carnia, solitamente percepita dall’immaginario collettivo solo nei suoi aspetti più conosciuti (malghe, alta quota, alpinismo, sci, terme…).
L’iconografia risulta splendida in ogni settore e dà brillantezza ad un testo che altrimenti apparirebbe pesante anche per i più volenterosi che, vedendo e soprattutto sollevando questo libro, potrebbero restare perplessi e timorosi.
I capitoli più interessanti restano a mio avviso i seguenti:
- l’introduzione di Ellero che ripropone un invisibile contatto tra la Carnia e Pasolini che, pur non essendo probabilmente mai stato in Carnia, ne era suggestionato dai suoi monti e dalle sue lontananze evocatrici.
- il capitolo “le colline carniche” merita una speciale menzione per le foto aeree della zona presa in considerazione, scattate in epoche varie a partire dal 1945 e fino al 1977: vi si può chiaramente notare il continuo mutamento della antropizzazione della intera vallata e la variazione drammatica del letto del Tagliamento (oggi completamente asciutto!).
- i fossili nell’area di Preone è interessante perché ripropone un aspetto straordinario e ancora molto sottovalutato di questa zona di Carnia.
- le conseguenze dell’emigrazione, specialmente con la sua documentazione di borghi abbandonati, costituisce una occasione di riflessione.
- La flora e la vegetazione e gli animali di questa valle sono capitoli splendidi, ricchi di bellissime foto; molto interessante la tabella di pag. 149 che presenta la nomenclatura plurilingue di tutti gli animali e i vegetali di Carnia (latino-italiano-friulano).
- l’archeologia costituisce un altro interessantissimo capitolo, perché enumera e descrive tutti i siti archeologici della zona, spesso sconosciuti agli stessi carnici stanziali. Si fanno qui scoperte incredibili e assai stimolanti sia per adulti desiderosi di conoscere sia per ragazzi che intendono dedicarsi allo studio professionale di questa branca scientifica.
- la pieve di Castoia, tra le più antiche di Carnia, occupa alcune interessanti pagine ricche di immagini.
- e poi: tradizioni, toponomastica, soprannomi, curiosità…
Insomma una gran bel librone, che dovrebbe essere presente non solo nelle case di Enemonzo Preone Raveo e Socchieve ma in ogni Fogolâr Furlan, in ogni biblioteca comunale, in ogni sede associativa culturale perché in questo libro palpita la Carnia intera, seppure qui rappresentata dai 4 Comuni cui è dedicata l’opera.
Unico limite il prezzo, non certo accessibile a tutte le famiglie: ma perchè la SFF non considera mai questo particolare aspetto, quando fa le sue periodiche pubblicazioni, quasi tutte comunque sponsorizzate da Enti pubblici?

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