Compiere 100 anni non è da tutti, ma la "Filarmonica Ferdinando Nascimbeni" di Paularo vanta proprio questo ambitissimo primato ed oggi, curato da Gianni Oberto, presenta questo singolare e pregevolissimo libro-ricordo che si prefigge di fissare, per la memoria collettiva della Comunità dell'Incarojo, la secolare avventura di questo sodalizio che ha saputo mantenersi vivo e vitale attraverso tutti gli eventi che hanno caratterizzato il secolo scorso.

La veste tipografica e l'impaginazione, curate dalla tipografia Cortolezzis di Paluzza, appaiono subito di eccezionale fattura e di ottimo impatto visivo e rendono il volume molto accativante e godibilissimo.

Il contenuto non si discosta da quello di analoghi lavori commemorativi: presentazioni (ben 7: troppe!), fotografie, didascalie, racconti, aneddoti...

La parte iconografica resta quella più significativa perchè riesce a far percepire immediatamente la singolarità di questa istituzione: le foto del 1923 danno veramente la sensazione dell'età della filarmonica e le successive consentono di osservarne la lenta e graduale crescita organizzativa e professionale.

Oggi la banda di Paularo ha raggiunto un livello complessivo molto buono mentre la nuova divisa (davvero azzeccata) imprime quel tocco di originalità e di chiaro riferimento territoriale (con qualche richiamo carinziano) che altri complessi bandistici locali non hanno o non hanno saputo inventare.

La passerella finale di tutti i componenti offre la prova tangibile che questo sodalizio interessa e coinvolge ogni strato della società paularese, senza distinzione di censo, di appartenenza politica o di cultura, dimostrando così che la musica, al pari di altre arti, è ancora in grado di amalgamare interessi e di condensare obiettivi comuni per ampi settori della società odierna.

E Paularo ne è un significativo esempio.

Chi desiderasse conoscere meglio la Filarmonica Nascimbeni, potrà chiedere il libro al Comune di Paularo, citando questa fonte d'informazione.