L’editore DEL BIANCO di
Udine ha un catalogo eccezionale per quanto riguarda il Friuli e la Carnia
(visitatelo in www.delbiancoeditore.it).
L’opera che qui proponiamo, rappresenta il I° dei 6 volumi della collana
CASTELLI DEL FRIULI, dedicati allo studio dei fortilizi. In questo volume di
grande formato, oltre due millenni di storia di Carnia vengono documentati e
analizzati attraverso il sorgere e il tramontare dei fortilizi che,
all’ingresso delle valli o alla sommità dei monti, controllavano i principali
passaggi. Il
territorio preso in esame è significativamente quello dell’antico
Municipium romano di IULIUM CARNICUM: Carnia, Canal del Ferro, colline
moreniche (che corrispose poi anche alla antica DIOCESI DI ZUGLIO: vedi
il relativo balcon). In
quest’opera vengono descritti e fotografati per la prima volta i resti di
castellieri e di fortilizi tardo-antichi con ampi recinti murati ritrovati in
Carnia: un ulteriore affascinante contributo per capire e conoscerne la
storia. Ciò che
maggiormente interessa sono poi le fotografie eseguite quasi tutte prima che il
disastroso terremoto del 1976 distruggesse ulteriormente gli ultimi ruderi
sopravvissuti. Per questo il repertorio fotografico è una PREZIOSISSIMA
testimonianza di questi luoghi ormai quasi del tutto dimenticati e abbandonati,
tranne lodevolissime eccezioni. Ogni località
descritta è corredata da una sintesi storica del luogo, da una o più fotografie
in b/n e dalla piantina topografica del sito con la planimetria. Insomma
davvero un censimento dei siti archeologici minori e maggiori della Carnia,
esplicato anche da una MAPPA GENERALE finale con tutti i luoghi descritti. L’elenco
è lungo: da Siaio al Durone, da Dilignidis al Moscardo, da Luint a Nonta, da
Somcolle a Valdajer, da Agrons a Gaio ecc. per un fantastico viaggio a ritroso
nel tempo, che tocca i luoghi di Carnia battuti dall’ala della Storia. Quest’opera
è davvero speciale e merita l’attenzione di tutti coloro che, oltre ad amare
la Carnia, la vogliono studiare e conoscere meglio. Non può mancare in nessuna
biblioteca domestica carnica.
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