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La Carnia da
Caporetto alla vittoria
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Don Antonio De
Roja nacque a Prato Carnico nel 1875 e morì a Udine nel 1943. Prete dal 1899,
svolse la sua missione pastorale in vari paesi di Carnia: Sutrio, Trava, Forni
di Sotto, Fusea, Imponzo, Zovello e infine Prato Carnico. Durante questa sua
attività sacerdotale, ebbe il tempo e la grande lungimiranza di scrivere in ben
21.600 pagine una mole impressionante di informazioni e documenti
relativi alla storia friulana e carnica.
Tra
questa produzione vastissima, si segnalano in particolare 16 quaderni intitolati
NOTE SPICCIOLE DI CRONACA CANALOTTA in cui l’autore ha tenuto un DIARIO
PUNTIGLIOSO dei vari accadimenti avvenuti in Val Pesarina e in Carnia dal
1878 al 1942.
Questi 16
quaderni sono stati recentemente rivisitati da Carlo QUAGLIA (originario
di Sutrio ma residente da anni a Prato Carnico dove da tutti è ormai
riconosciuto come il depositario ed il cultore sommo della storia locale), il
quale ha poi privatamente pubblicato per i residenti del comune 15 fascicoli
tematici, che hanno riscosso un immediato favore tra i canalotti (così sono
anche chiamati i valligiani della Val Pesarina o Canale Pedarzo o di San
Canciano).
Questo
libro rappresenta il settimo quaderno originario di don Antonio Roja e vi si
racconta tutto il periodo che va dalla rotta di Caporetto (fine ottobre 1917)
alla vittoria del 4 novembre 1918.
Si tratta
di un diario scarno, essenziale, senza orpelli, conciso, che nulla concede
alla retorica o alla preoccupazione politica. E’ una semplice annotazione
quotidiana di ciò che accade: fatti grandi e fatterelli, liti e rivendicazioni,
raduni e fughe, il tutto sotto il comun denominatore della occupazione
austriaca che dà particolare sapore alle pagine. Per questo appare
attualissimo e quasi giornalistico.
Il libro
viene integrato da 28 splendide foto inedite e cartine del fronte e da
una ampia premessa che descrive la situazione della Carnia nella Grande
Guerra.
Da
richiedere a “Paolo Gaspari Editore”, citando questa fonte d’informazione.