Canti natalizi e riti della stella a Sauris

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Questa interessante pubblicazione di Roberto Frisano e Mauro Vidoni, di recente stampa (2003) e che riguarda in particolare i riti popolari natalizi, è importante non solo per i saurani (abitatori di Sauris) ma anche per:

- i carnici in genere dove “il rito della stella” nei giorni immediatamente seguenti il Natale è assai diffuso ed attualmente recuperato e attualizzato (si pensi a Piano d’Arta, Cleulis, Amaro, Sutrio…),

- i cultori e gli studiosi di antropologia poiché in questo lavoro viene affrontato in maniera esauriente quel patrimonio folclorico tipico delle nostre vallate alpine, utilizzando la documentazione storica esistente e la tradizione orale.

Il rito della stella pare sia una usanza assai antica presso tutti i paesi di Carnia: un gruppo di giovani, con l’accompagnamento della fisarmonica e altri strumenti, passa beneaugurante di casa in casa cantando antiche cantilene natalizie. Una stella a colori sgargianti, fissata in cima ad una pertica, viene fatta girare sul suo perno durante il canto di queste filastrocche (che in altri paesi vengono solitamente eseguite da 3 giovani agghindati con improbabili abiti antichi alla foggia dei tre re magi: così a Piano d’Arta o a Sutrio). Da ricordare che invece a Cercivento, nello stesso periodo,  il gruppo della Onoranda Compagnia dei Cantori porta di casa in casa con il canto di “Gjesù Cjamin”…

La tradizione di Sauris si distingue dalle altre sia per alcune filastrocche tedesche sia per l’inserimento di spezzoni dialettali tedeschi non solo nelle filastrocche italiane ma anche in quelle latine. Tipico è per esempio il trascritto PUER NATUS IN BETLEM, dove strofe latine si alternano con strofe tedesche o addirittura nella stessa strofa si ritrovano parole latine e tedesche mescolate.

Le strofette in italiano rivelano una origine colta sei-settecentesca e appaiono (oggi) in tutta la loro disincantata ingenuità. Spesso le parole latine assumono un colorito popolaresco e diventano incomprensibili…

Per gustare pienamente questo prodotto tipico saurano, occorrerebbe però andare sul posto nel tempo giusto per ascoltare dalla viva voce dei saurani queste cantilene d’altri tempi… Chi volesse approfondire la questione potrà rivolgersi ad Augusto Petris, che nel 1984 incise una audiocassetta e che è sempre disponibile a venire incontro alle esigenze di chi vuole conoscere Sauris e la sua gente.

Per chi fa ricerche su queste tradizioni e consuetudini locali, ritengo che questo lavoro meriti una attenzione particolare.

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