IL COMUN DELLE VILLE
DI TREPPO E SIAIO
E IL BOSCO BANDITO DI SAN MARCO
di Patrizia Brunetti

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Patrizia Brunetti, figlia di carnici oriundi di Treppo, fa ora la farmacista a Treppo. Quando decise di restare a Treppo, come tassa di ingresso in paese (trighet, si direbbe) Patrizia ha scodellato davanti ai teus stupefatti nientemeno che una ricerca storica locale di primissimo livello. Si è inoltrata negli anni tra il 1580 e il 1861 per andare a frugare nientemeno che nel bosco bandito detto anche di San Marco e raccontare la sua secolare storia. Un lavoro improbo che avrebbe spaventato anche il più incallito dei topi d’archivio. Lei invece si è rimboccata la maniche ed è riuscita davvero a raccontarci la storia fantastica di questo BOSC BANDIT che Venezia, avendo sempre necessità di legname di prim’ordine per l’arsenale, aveva deciso di tenerlo nelle sue disponibilità. Ma poi a Treppo e Siaio tutto scorreva liscio?  Nella miseria a chi ci si rivolgeva se non al Serenissimo Principe. A allora: “Abbiamo avuto incendi nelle case, l’alluvione, i pascoli sono ristretti… accordateci il taglio del bosco Pezzetto?” Biade int! Domandare il dovuto come carità, chiedere ad altri di poter disporre del proprio… Questa e’ l’amara storia nascosta in questa ricerca che riacquista attualità e importanza proprio oggi quando l’incuria di boschi e pascoli mette a repentaglio l’ambiente che i nostri avi ci hanno tramandato integro e produttivo.

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