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AGRIMES DI CÛRS
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E’ una delle più
riuscite raccolte di poesie di Gemma Nodale, poetessa in marilenghe, che
annovera nel suo carnet molte sillogi poetiche, alcune delle quali recensite
anche in questa nostra biblioteca.
Questa
raccolta (LACRIME DI CUORI) rappresenta una particolare produzione poetica che
si colloca a ridosso del disastroso terremoto del 1976 e che focalizza e
stilizza gli stati d’animo di una situazione imprevista e inattesa, lacerante
e dolorosissima.
Poesie
lievi e nel contempo profondissime, carezze all’anima e forti richiami allo
spirito, lacrime sparse sui morti e gesti di speranza e di fede per i vivi…
Ed
è proprio la fede di Gemma Nodale che permea tutti i versi di queste struggenti
pagine da cui sempre traspaiono levità di spirito e profonde intuizioni,
dettate e sorrette da una consapevolezza interiore mai dubbiosa o incerta.
Significativo
il verso di apertura:
Las agrimes a cuincin
Il pan dal gno dolôr.
E simpri ducj mi disin:
Là eisel il to Signôr?
La
traduzione italiana che affianca il testo friulano risulta molto efficace
e spesso pare integrare e rafforzare il verso originale. Splendide dunque
entrambe le versioni che si sorreggono e si completano a vicenda.
Ottima
anche la scelta di copertina: la riproduzione di una delle più significative
opere (Il pianto) del pittore Severino Galassi requie (toscano di
nascita, carnico di adozione), oggi ritenuto tra i più rappresentativi ed
eclettici artisti carnici della seconda metà del secolo XX, non ancora
completamente valorizzato ed esattamente collocato.