Dopo il primo libro, Eluana, scritto quando la figlia era ancora viva, Beppino Englaro ha dato alle stampe questo secondo lavoro (Rizzoli, settembre 2009), nel quale ripercorre temporalmente tutto l'iter che ha portato sua figlia da Lecco a Udine, dove è morta il 9 febbraio 2009. I capitoli, di cui è composto il libro, sono i seguenti: - La telefonata ("A è lade vie la frute"): dove si raccontano i concitati momenti della notizia della morte di sua figlia. - Dove eravamo rimasti: dove si raccontano gli antecedenti ed i fatti salienti di questa lunga storia. - La mia famiglia: dove viene tratteggiato il profilo di Casa Englaro e dove si pennellano tratti autobiografici inediti. - La ricerca della squadra e della struttura: dove si ripercorre la lunga trafila burocratica per trovare il luogo in cui ospitare la figlia per gli ultimi giorni di sua vita. - Nella stanza di Eluana: dove si rivive l'atmosfera di quei giorni ultimi... - Silenzio!: dove si raccontano reazioni e diatribe dei giorni più caldi. - Ritorno a Paluzza: dove si descrive la tappa finale di Eluana. - Non sono un assassino: dove il padre riprende i propri ragionamenti e le proprie convinzioni. - La mia politica: dove l'autore precisa i suoi intendimenti passati prossimi e futuri e dove replica a considerazioni varie. - Sono stato un buon padre?: dove il padre cerca di rispondere a se stesso. Il libro termina con una postfazione dell'avvocato Giuseppe Campeis, del Foro di Udine, e con una Ballata di Guido Ceronetti (comparsa su "La Repubblica" del 28.12.2008).
Il libro è della Rizzoli e costa euro 17.
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