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UDINE 1943-1945
LA LUNGA NOTTE NELLA PROVINCIA |
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Questo
volume di 424 pagine (1° edizione 1998) rappresenta
uno dei tanti lavori di ricerca storica locale di Marco
PIRINA, (nato
a Venezia ma di
origini
friulane,
vive a Pordenone).
Tutti i suoi lavori sono stati editi dal Centro Ricerche
Storiche SILENTES LOQUIMUR ("Parliamo
in silenzio") di Pordenone.
E' stato il primo a rompere il pluridecennale silenzio
sulle foibe e dopo di lui molti si sono inseriti in questo
filone di ricerca della verità storica riguardante quel
tristissimo ed
oscuro periodo che va dall'8 settmbre 1943 ai primi anni
del dopoguerra (1946-47), caratterizzato da omicidi, vendette,
rappresaglie, rapimenti, atrocità spesso (o quasi sempre)
rimasti impuniti, perpetrati
dai vincitori a danno dei vinti, durante la guerra civile
italiana 1943-1946 (e anche 1947).
Tra gli altri suoi lavori segnalerei:
Adriatisches Küstenland,
Adria Storia, Scomparsi, Genocidio, 1943-1956 dalle foibe all'esodo,
Ecco il conto, All'ombra della svastica, Pordenone 1943-1945 (2
vol), Udine 1943-1945 (3 vol.).
Pirina viene spesso citato come una delle primissime fonti di questa
ricerca storica e lo ha citato anche Giampaolo Pansa, giornalista
di Repubblica ed Espresso, negli
ultimi suoi libri (La Grande Bugia, Sconosciuto 1945).
Ma a differenza di PANSA, che ama ravvivare le
sue ricerche storiche attraverso immaginari dialoghi con la sua
segretaria od
altri personaggi
di fantasia, i lavori di Pirina si diversificano per due fondamentali
motivi:
1. PIRINA
si limita solamente a riportare i crudi avvenimenti, privi di qualsiasi
commento, privi di qualsiasi logica e filo narrativo, totalmente
slegati l'uno dall'altro, quasi un arido elenco di fatti e racconti,
raggruppati per Comuni, inseriti in rigoroso ordine alfabetico
(Amaro, Ampezzo... Zuglio). Se
questo approccio però costituisce per lo storico un punto
a favore, per un lettore medio invece rappresenta un ostacolo alla
lettura,
che può divenire a tratti pesante, proprio per l'assenza di un
canovaccio narrativo omogeneizzante il racconto.
2. Una consistente parte del libro è occupata
da una
abbondante e inedita iconografia in b/n che rende speciale
questo volume e offre riscontro visivo immediato ai fatti raccontati. Vi sono
fotografie, documenti, elenchi... che paiono quasi volere testimoniare
immediatamente
ciò che viene descritto.
In questo libro dunque sono raccolti moltisssimi fatti
avvenuti nella provincia di Udine nel periodo in questione. Alcuni sono noti,
altri del tutto ignoti; ognuno può cercare il proprio comune e
trovarvi quello che cerca: non tutto certamente, non sempre in forma esauriente,
non
sempre
identico a quanto
risaputo, tuttavia il pregio di questo volume analitico resta secondo
me
quello
di offrire uno spaccato molto ampio e tragico del fenomeno 1943-45 friulano
e carnico, di cui si comincia solo ora a parlare.
L'incompletezza di questo libro credo sia stata poi colmata nel
2000, quando
Pirina ha pubblicato i 3 VOLUMI di Udine
1943-1945 MEMORIE,
di cui personalmente
ho acquistato e letto solo il
III, che
ripropone
lo stesso
schema espositivo
di questo primo
libro.
Considerazioni
conclusive:
1. Marco Pirina rappresenta per la nostra Regione FVg (e la
Carnia in particolare) il primo ricercatore sul campo, essendo egli andato personalmente
di paese in
paese, armato di macchina fotografica e bloc-notes, a recuperare una memoria
storica e iconografica che sarebbe andata certamente perduta. Successivamente
è
tornato
negli stessi paesi a presentare il suo lavoro (a Paluzza è stato
il
22.3.2001,
in sala S. Giacomo).
Non
essendo
nè
scrittore
nè
giornalista
(come invece lo è Pansa), Pirina ha lavorato con altri intenti ed un unico
scopo:
salvaguardare
la verità storica.
2. Per questo motivo, i suoi libri difficilmente si trovano
nelle librerie o nelle edicole: anzi non si trovano affatto, nè è noto il numero
di copie vendute (probabilmente poche, non potendo egli disporre di una rete
di
vendita adeguata).
Chi
vuole
un
suo
libro, deve penare...
3. ...e magari poi restare deluso, perchè lo stile e
l'esposizione
di Pirina
non
sono quelli di Pansa. Chi cerca Pirina deve sapere che non troverà Pansa
(con
le
sue invenzioni letterarie e la sua capacità evocatrice) nè la blasonata
Sperling&Kupfer,
ma solo tantissimo materiale storico allo stato puro, grezzo,
amalgamato ancora con scorie a volte inutili, ma proprio per questo più prezioso
e coinvolgente e
forse più stimolante.
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