SETTE ANNI IN CARNIA

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Questo è il 500° libro che viene oggi (febbraio 2017) recensito e accolto in questa nostra biblioteca di Carnia ed il caso (o il destino), per questa singolare occasione, ha voluto che si trattasse di un libro del tutto particolare per i motivi che vado ad elencare:

1. L'autrice è una triestina (une foreste) che, innamoratasi della Carnia, ha deciso di acquistare casa a Verzegnis per trascorrere il maggior tempo possibile tra i nostri monti alla scoperta di una terra sconosciuta...
2. La presentazione interna del libro viene esemplarmente e meticolosamente redatta da un'altra donna, una carnica (Paola Fior) che è figlia del poeta/scrittore Giso Fior (ed alcuni dei suoi più pregnanti testi poetici vengono qui riproposti con traduzione italiana a fronte).
3. Questo libro può essere letto/visto/osservato come una variegata pinacoteca che raduna innumerevoli quadri, a volte sorprendenti a volte curiosi, abbozzati con varie tecniche ma il cui unico soggetto è rappresentato dalla Carnia.
4. Può anche essere gustato come un vasto mosaico composto da ben 55 variopinte e tra loro diverse tessere (a volte sconosciute, pochissime volte non pienamente comprese o condivise) che esprimono ciascuna un vivo e realistico pezzetto di Carnia, per un effetto complessivo finale assai ben riuscito e gradevolmente equilibrato.
5. Incredibilmente (ho scoperto che) il cane (carbonato) Felipe dell'autrice è fratello-gemello del mio cane (carbonato) Brio (essendo nati entrambi a Lauco il 4 ottobre 2010 e portati dopo un mese al canile di Tolmezzo dove sono stati rispettivamente raccolti e adottati).
6. Questo libro infine pare sintetizzare e rappresentare tutti i precedenti 499 libri qui riuniti per cui a ragione questo potrebbe essere anche definito un ristretto "Zibaldone Carnico" o, se volete, il "Bignami di Carnia" perchè assomma in sè il "struc da Cjargne" tanto più attendibile perchè redatto da acuto occhio esterno.

Paola Fior ha sapientemente delineato i tratti salienti di questo lavoro, individuandone magistralmente gli aspetti più caratteristici e singolari che ho potuto pienamente condividere.

L'autrice (e marginalmente il co-autore e marito Antonio) sa enucleare sempre perfettamente il tema di ogni singolo quadro, lo vivifica con personali considerazioni, lo incornicia con pertinenti rimandi ai quadri vicini, lo ravviva di note cromatiche sempre tenui e soavi, lo nobilita ispirandovi le risonanze del proprio vissuto.
Sono quadri (o tessere) che raccontano soggetti sempre diversi (un lago, i fiori, una chiesa, un personaggio, una leggenda, una ricetta, un luogo...) ma sempre tra loro interagenti per poter offrire un panorama esaustivo di Carnia sempre nuovo e mutevole nelle sue stagioni, ma sempre immutabile e nostalgico nel cuore.

Sono tantissime le suggestioni ed i sentimenti che queste pagine suscitano, suggestioni e sentimenti che durano il tempo di lettura di un racconto per poi essere sostituiti da altre sensazioni ed altre impressioni che vengono così ad accavallarsi e a fondersi via via in una strana percezione globale finale che mi ha fatto così riflettere: ma io conosco davvero questa Carnia? conosco davvero questa terra oppure ci vivo solamente? Credo che alla fine della lettura di questo singolare lavoro sia proprio questa la riflessione che sgorga spontanea nella mente e nel cuore di un carnico mentre, per chi carnico non è, il libro può rappresentare semplicemente (ma utilissimamente) uno strumento "a metà tra una guida turistica e un movimento dell'anima".

La scrittura è affabile ma non banale, precisa ma non ricercata, scorrevole, piacevole, soprattutto sempre intimamente intonata all'ambientazione che viene descritta...

Moltissimi sono i dettagli e gli spunti che meriterebbero una seppure fugace citazione ma credo debba essere il lettore a scoprire e gustare queste fresche e immediate pagine che sembrano raccontare una Carnia d'altri tempi mentre invece fotografano (fortunatamente) la Carnia di oggi, sebbene afflitta e vessata da molteplici "criticità" a volte non visibili nè valutabili nè perciò rimediabili ma molto più spesso chiaramente osservabili e concretamente sperimentabili e per questo maggiormente insopportabili...

(il libro è edito da Youcanprint, euro 12)

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