COME UN LUPO NELL'OMBRA

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Allegorico, onirico, metaforico, fantasmagorico, visionario, incredibile, chimerico... questi gli aggettivi che si sprigionano dopo aver girato l'ultima pagina di questo libro, rivelatore di una scrittura precisa, lineare e chiara, attenta ai dettagli. Dopo 25 pagine si coglie la chiave di lettura, con la narrazione che prende l'abbrivio portando il lettore dalle viscere del Vesuvio alla Valle del But, tra Rivo, Paluzza e Casera Pramosio.

Il filo rosso che sembra unire questo lungo racconto (il primo di una trilogia**) è il grande filosofico tema della eterna lotta tra il Bene e il Male, che qui si affrontano a viso aperto in vari duelli mortali (Mors et Vita duello conflixere mirando... direbbe la liturgia pasquale) senza giungere - per il momento - ad una conclusione.

Mi sembra di aver individuato vari e diversi elementi che confluiscono a dare spessore a questa trama onirica: elementi infernal-danteschi, reminiscenze cinematografiche da "2001 Odissea nello spazio", risonanze omeriche, influssi bergsoniani... Un prodotto che assume tinte di giallo o addirittura di noir e per gli appassionati del genere Fantasy, sicuramente procurerà interesse, coinvolgimento e soddisfazione. 

Nel testo coesistono anche degli spunti autobiografici (per quanto riguarda la Carnia e la dimora dell'autore) che emergono con ruvida prepotenza a tutti coloro i quali conoscono direttamente i luoghi e/o l'autore. Vale la pena di ricordare alcuni singolari personaggi: Metamorfo, EN, Knell, Man (in cui si ravvisa l'autore stesso)Smir (la moglie dell'autore), Immo, Custodi, Guardiani... che si interfacciano con i reali Max, Pier, Therry e Alex in una sarabanda di strabilianti situazioni.

Ma per tastare il polso più vivo e palpitante di questa furiosa fantasia, basta leggere per esempio (pag. 167): "...il gatto scomparve lasciando posto a una pianta di rosmarino dai cui rametti sbocciarono delle rose che subito si trasformarono in piccole mele rosse, che crebbero velocemente finché, mature, si spaccarono in netto aprendosi in due perfette metà. Da ognuna ne uscirono dei minuscoli pulcini che saltellarono pigolando attorno alla pianta, infine tutto si dissolse in nebbia per riapparire come gatto"...

Volendo concludere queste brevi note, mi sentirei di aggiungere che l'autore rivela un DNA letterario che mi appare fin da subito come noto e già sperimentato: ricorda infatti immediatamente non solo quello appartenente all'immaginifico fratello Corrado ma, risalendo le generazioni, perfino a quello dell'incredibile e indimenticabile Gustavo di Prun, noto in Carnia per le sue originali performance artistico-letterarie (NIO, Sanioce, UOM, Terrania...), adulterate e rese scomposte solamente dalla grave malattia cronica che non gli dette mai tregua e lo portò alla tomba. Ma anche il fantastista Piutti pare occhieggiare tra queste pagine con riso beffardo e compiaciuto...

Insomma una fantasia senza freni, illimitata, incapsulata da una mente funambolica in un lungo racconto onirico che, per gli amanti di questo particolare genere letterario, ha già il suo seguito, essendo questo il primo volume di una trilogia già scritta che attende solo di essere "data alle stampe"**.

 

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Il lavoro è disponibile sono online in formato e-book o kindle.

 


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