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IVLIVM CARNICVM
(Zuglio)
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L'amico Stelio Dorissa di Zuglio ha fatto dono a questa biblioteca di Carnia di questo prezioso e ormai introvabile libro stampato nel 1956 dallo Stabilimento Grafico "Carnia" di Tolmezzo (pochissime copie giacciono ancora presso la libreria Tarantola di Udine: chi ne fosse interessato, si affretti!).
Si tratta del primo vero resoconto scientifico che riguarda Zuglio in Carnia, che era stato preliminarmente presentato a Padova nel 1953.
L'autrice, Placida Maria Moro, era di Tolmezzo per cui ha infuso in queste sue precise e autorevoli pagine anche l'amore profondo per la sua terra.
Da studiosa, la Moro, ha raccolto tutte le testimonianze, letterarie ed archeologiche, le ha studiate al lume della critica e da esse ha cercato di ricostruire la storia della città, la sua costituzione politica, i suoi culti, la carriera dei suoi principali cittadini, l'ampiezza del suo agro.
Ampio sviluppo è stato dato alla parte squisitamente archelogica. Lo studio dei monumenti fino ad allora conosciuti assume in questo volume di 270 pagine, un significato particolare perchè questi monumenti sono stati qui per la prima volta presentati all'attenzione del pubblico e poi perchè allora erano quasi tutti reinterrati e quindi preclusi allo sguardo del visitatore.
La parte iconografica risulta eccezionale per quei tempi (oltre 50 anni fa): fotografie dell'epoca eseguite personalmente, cartine e tavole disegnate personalmente, schemi e piantine realizzati personalmente. Si può dire che è un grande lavoro omnicomprensivo interamente eseguito dalla autrice stessa.
Grande risalto ha la sezione dedicata alle epigrafi che sono state accuramente controllate col testo ufficiale del "Corpus Inscriptionum Latinarum"
ed alcune di esse sono anche state corrette.
Ma analizziamo più da vicino il contenuto di questo affascinante libro:
- Geografia e preistoria è il primo grande capitolo che racconta l'ambiente naturale e le popolazioni nell'età preromana.
- La città antica e i suoi monumenti, dopo alcuni cenni storici, presenta le magistrature, i culti e i sacerdozi, il cristianesimo, il foro, il tempio, la basilica, le terme e l'acquedotto, gli edifici pubblici e privati, la basilica cimiteriale.
- L'agro ci racconta dei suoi limiti territoriali, i rinvenimenti, le strade e la toponomastica.
- Un'appendice raccoglie notizie su: gli scavi a Zuglio, le fonti letterarie, le fonti epigrafiche.
- Una parte molto interssante è
quella relativa all'indice dei nomi propri di persone e di luoghi significativi citati nel libro; ottimo l'indice di tutte le iscrizioni; e utile l'indice di tutte le figure e delle splendide tavole illustrative (tra queste tavole, segnalo la VIII, importantissima perchè delinea il territorio di Iulium Carnicum con toponimi e rinvenimenti. Questa confinazione dell'agro juliense coinciderà poi con quella della diocesi paleocristiana di Iulium Carnicum; questa tavola, sempre meticolosamente realizzata dall'autrice, si trova in fondo al libro, in apposita tasca).
La bibliografia è assai vasta e articolate e offre spunti interessanti per ulteriori ricerche.
L'allora Direttore dell'Istituto di Storia Antica dell'Università di Padova, prof. Attilio Degrassi, concluse la sua prefazione scrivendo: "Lavoro originale condotto con sicurezza di metodo e ottimo criterio che sono lieto di accogliere nelle pubblicazioni del mio Istituto".
Sfogliando questo importante libro non si può non restare affascinati dal suo ampio e a tratti sconosciuto contenuto che ci fa magnificamente comprendere l'importanza di Zuglio in epoca romana e nella successiva epoca cristiana, con la sua sede vescovile durata oltre 300 anni.
Un libro che merita assolutamente, per la sua estrema importanza, una ristampa anastatica che consenta, ad una più ampia platea di cultori, di apprezzarne la qualità fin nei minimi dettagli tipografici.