INFERNAL COMEDIA

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Un libretto di vera e propria archeobibliologia, introvabile da decenni, riesumato e posto all'attenzione dei naviganti di questa biblioteca, perchè si tratta in assoluto della prima produzione letteraria del grande geologo Corrado Venturini che lo fece stampare nel secolo XX del II millennio dell'Era cristiana, presso l' artigianal Tipografia Cortolezzis di Paluzza, ancora vivente il mitico e pacifico paron Cirillo, essendo apprendista stregografo l'imberbe e segaligno Luciano di Treppo.
I fatti si riferiscono agli esaltanti e formidabili anni 1972-73, allorchè il 18enne giovinetto Corrado frequentava la V Liceo Scientifico "Marinelli" di Udine.
La fervidissima mente del nostro autore, già iperstimolata e incontenibile fin dall'epoca adolescenziale, partorì questa vivacissima e frizzante parodia del poema dantesco negli ultimi mesi dell'anno scolastico, a ridosso degli esami di Stato, adattandola ai compagni di classe ed in genere a quel rinomato istituto scolastico cittadino (secondo solo allo "Stellini"), che negli anni aveva ed avrebbe ancor sfornato fior di professionisti nei vari rami del sapere scientifico umano.
I personaggi del tempo (alcuni forse nel frattempo già passati nell'ulteriorità) ritroveranno certamente in questi fantastici endecasillabi rimati, la peculiare atmosfera di quella favolosa stagione di attese e speranze, sbocciata al termine degli anni ruggenti della contestazione globale giovanile del '68 che ebbe una lunga coda irrequieta e nervosa fino a metà degli anni '70.
Rivivranno emozioni ed emergeranno ricordi ritenuti forse perduti; voci e suoni riecheggeranno come una volta, liberando nostalgie e struggente rimpianto; volti e sorrisi si coloriranno per incanto nell'indistinto e grigio fondale della memoria...
I nomi che si susseguono in queste pagine sono tanti: De Stefano, Andrioli, Petri, Lombardi, Garlatti, Versano, Marpillero, Cigaina, Florit, Olivato, Sacco, Tacoli, mariuz, Armani, Bertolissi, Lodolo, Micali, Propedo, Romanello, Bagatin, Cattaruzzi, Tonetti, Treu, Saffi, Pirlo, Savonitto, Ventulini, Floreani, Baldin, Del Pino, Santoro, Cavedoni, Gasparini, Penella, Caruzzi...
Quasi un elenco da "Libro Cuore" e dietro ciascuno nome si appalesa, sempre più nitidamente, una storia, un fatto, un evento, un gesto...
Qualcuno di questi ragazzi oggi è medico, qualcun altro ingegnere, chi geologo e chi insegnante... tutti indistintamente però conservano sicuramente una dolce reminiscenza di quegli anni ruggenti che forse oggi assumono un contorno mitico ed esaltante, appena offuscato dalla scontata lacrima che inumidisce la cornea...
Aprendo il libretto si pensa subito alla solita goliardata, magari volgaruccia o stupidotta... Eh no! qui il nostro Corrado fa sfoggio di alta erudizione e di estrema capacità nel verseggiar dantesco, padrone della lingua e abilissimo rimatore, seppure sempre su toni scherzosi e ironici; i versi sono proprio suoi, non sono traslazioni o sostituzioni di nomi o di termini: no, sono autentici nuovi versi "danteschi" creati ex novo dal Corrado, (non improvvisato) poeta che sa con estrema maestria giocare con parole nuove e antiche, evocando (inconsapevolmente?) qua e là perfino Leopardi o Monti (Vincenzo) o addirittura Ippolito (Pindemonte) per un evento finale di indubbio profilo socio-culturale (e al diavolo i critici letterari)...
Comporre oltre 1100 versi per 16 canti, seppur per celia, non è certamente cosa da tanti (nè ovviamente da venerati santi!).
E fare questo non in anni, ma in pochissimi mesi, desta senz'altro stupore e ammirazione, senz'altri affanni.
Il nostro novello Alighieri dispone i suoi compagni di classe in ben 13 gironi infernali: gli ignavi, gli spiriti magni, i golosi, i lussurianti, i flatulenti, i barbatieri (quelli che ostentano la barba), i lunghi e mona, i fomentatori di discordie, i divinatori, i battutisti penosi (cioè coloro che fanno sempre battute a ogni piè sospinto), gli immigrati (non intesi come oggi ma come coloro che sono giunti nella 5B solo all'ultimo anno), i secchioni (non potevano mancare), i lecchini (ce n'è in ogni classe).
Ci sono anche le Arpie (se no che Comedia è?!)...
Ci sono anche le note esplicative a piè pagina, ironiche ed ermetiche quant'altre mai, comunque spassosissime, anche se certamente più apprezzate e comprese da chi ritrova il proprio vissuto in queste benigne e a tratti indiavolate pagine.

S' i fossi un de' ditti personaggi (in numero non rado),
ogni e veruna cosa farei
per aver del Venturin Corrado
l'amata copia dell'Infernal Comedia e...riderei!

 

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