GAVETTE E RICORDI
1940-45

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Gianni Oberto di Paularo, ha pubblicato nel 2008 questa nutrita raccolta di lettere, testimonianze e racconti dal fronte della Seconda Guerra mondiale.
E' un corposo libro di ben 350 pagine che raccoglie le memorie di tanti soldati paularini (sostanzialmente non si discosta da analoghi epistolari di altri soldati al fronte); ma quello che più importa è la struttura dell'opera che risulta così configurata:
- ogni periodo viene individuato da una sintetica cornice storica (evidenziata da stampa su carta di diverso colore) che traccia le coordinate principali degli accadimenti;
- entro tale cornice vengono poi riportate le testimonianze peculiari dei vari militari paularini o le lettere che essi scrivono dal fronte alle proprie famiglie.

In questo modo l'autore riesce ad evidenziare le particolarità di ciascun periodo, così che il lettore inquadra più facilmente il contenuto delle testimonianze e delle singole lettere dal fronte. Abbiamo così:

- Testimonianze dal fronte africano
- Testimonianze dal fronte greco-albanese
- Testimonianze dal fronte jugoslavo
- Testimonianze dal fronte russo
- Testimonianze
di deportati,
di partigiani,
di aderenti alla RSI,
di soldati della Regia Marina
- Posta Militare (in cui sono riprodotte alcune cartoline postali provenienti da vari luoghi)

Ogni sezione è inoltre implementata da un apparato iconografico in b/n davvero singolare ed efficace che rende la lettura del testo più immediata e stimolante, offrendo alla fantasia del lettore sicuri appigli.
Certamente la parte più cospicua dell'opera è costituita dai racconti e dalle testimonianze dei sopravissuti (direttamente raccolte dall'autore) e dei familiari dei caduti.
In questo modo un significativo pezzo di storia locale viene preservato dall'oblio e fissato per sempre sulle pagine di questo libro che dovrà essere presente in ogni casa dell'Incarojo.

Per chi non è di Paularo, ritengo che quest'opera possa rappresentare un concreto e autorevole strumento di riflessione e di conoscenza, essendo principalmente un grande affresco di un'umanità dolente e incattivita, provata da inaudite sofferenze ma sempre capace alla fine di riscattarsi e di conservare ancora acceso il seppur flebile lume della speranza.

Non è indicato il prezzo; il libro può forse essere richiesto direttamente al Municipio di Paularo.

Gianni Oberto ha scritto anche: Ricuarz di une volte (1987), Liendes di paîs contades in poesie (1991), Croci e crocifissi campestri della Carnia (1994), Rastrellamento a Paularo nel 1944 (1994), Arrotini e coltellinai di Paularo nel mondo (1999), Vôs di popul, vôs di Diu (2005).

 

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