FLORA FRIULANA
con speciale riguardo alla Carnia

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La meritoria "Arnaldo Forni Editore" di Bologna ha fatto un nuovo e splendido regalo alla Carnia, ristampando in anastatica questo grosso volume dei due Gortani (padre e figlio) Luigi e Michele (futuro senatore), carnici di Arta.
Si tratta di un volume di oltre 500 pagine (euro 78), pubblicato nel 1905 in Udine dalla tipografia Doretti.
In questa enciclopedica opera, i due autori carnici affermano "di aver cercato di offrire un riepilogo delle notizie che fino ad oggi fornirono i botanici sulla flora friulana in generale e sulla carnica in particolare, eliminandone, per quanto ci fu possibile, gli elementi estranei che vi si erano infiltrati ed aggiungendovi i risultati delle nostre pazienti ricerche, eseguite sopra tutto in Carnia per una lunga serie di anni...". Nell'elenco sono registrati anche i nomi friulani e carnici di molte piante.
Il volume s
i compone di due parti:

La prima parte è quella generale e tratta questi argomenti:
condizioni geografiche e biologiche, flora mediterranea, flora padana, flora submontana, flora montana, flora subalpina, flora alpina, flora anomala, influenza del terreno sulla vegetazione, esplorazioni botaniche, bibliografia.

La seconda parte scende nel particolare per cui:
dopo le osservazioni critiche e la tavola delle principali località esplorate (molto interessante anche per i toponimi che vengono indicati con precisione), vi è l'elenco e la distribuzione geografica delle varie specie di piante: Pteridophytae, Phanerogamae, Gymnospermae, Angiospermae, Monocotyledones, Dycotyledones. Termina con l'indice analitico delle famiglie e dei generi che facilita la ricerca.

Grave limite di questa colossale opera è l'assenza di un qualsiasi disegno o schizzo di pianta, che avrebbe certamente, con poca spesa in più, consentito ad una più ampia platea di lettori di accostarsi a questa singolare opera scientifica che, proprio per questo specifico motivo, appare dedicata esclusivamente ai botanici di professione (che già conoscono la materia) ed ai cultori di questa scienza (che già ne masticano i rudimenti).

La cartina botanica allegata (1:275.000) è preziosa ma resta solo un reperto storico-scientifico di difficile uitilizzo odierno.

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