Eluana Englaro è morta il 9 febbraio 2009 a Udine, dopo 17 anni di stato vegetativo, ed ora riposa nel cimitero di S. Daniele in Paluzza (Carnia) nella tomba di famiglia del padre Beppino.

"... rimane una vicenda che ha lacerato il Paese, lasciando aperti gli interrogativi che hanno scosso le coscienze e diviso gli italiani: era ancora una persona o solo un involucro umano? Nutrirla e mantenerla sana era un accanimento terapeutico o un diritto dovuto? La sua era vita o non-vita? La legge è stata rispettata o aggirata?" così in quarta di copertina.

Questo libro, scritto da due giornalisti di "Avvenire", racconta i fatti senza censure e si propone di offrire al lettore gli elementi per farsi un'opinione sui problemi posti dalla drammatica e complessa vicenda.

Come ho già fatto con la presentazione degli altri due libri su Eluana (scritti dal padre Beppino), anche questa volta mi astengo dal commentarne il contenuto, limitandomi ad elencare i capitoli del libro, ed affidando al lettore ogni giudizio di merito:

- MEDICI E TOGHE (Lo schianto, Rianimare o no, Autorizzazione a uccidere, Decesso per decreto, Vegetativi non vegetali, Cibo e acqua dovuti).
- VERSO LA FINE (L'emorragia, Alleanza politica ed etnica, Da Lecco a Udine, Il gioco delle tre carte, L'affettuoso incitamento, L'autopsia e il cervello di Eluana, Le contraddizioni di Englaro, Dietro il braccio la mente).
- PUBBLICO E PRIVATO (I media, I silenzi di Beppino, Era una donna come me, I miei 10 anni come Eluana).

Mi è parso così giusto e doveroso affiancare alla tesi sostenuta da Beppino Englaro nei suoi due libri, anche quella di questi due giornalisti i quali esprimono qui una visione diversa e in molti punti opposta.

Il libro costa 12 euro ed i proventi derivanti dalla sua vendita saranno devoluti dagli autori interamente alle famiglie con figli in stato vegetativo, indicate dalla associazione "Casa dei Risvegli - Luca De Nigris".