Gaspari editore in Udine, pubblica questo ricco e a tratti struggente epistolario di guerra scritto dall'alpino Stelio Dorissa nel 1942 (da gennaio a dicembre) e curato nella attuale pubblicazione dal nipote Stelio Dorissa nel 2017. Come bene appare nel titolo, si tratta della raccolta di tantissime lettere/cartoline inviate ai familiari in Carnia da un alpino di Fielis di Zuglio, in un arco temporale che sottende un lungo tratto della "campagna militare" che l'Italia fascista di Mussolini e Vittorio Emanuele II lanciò contro l'Unione Sovietica, a "supporto" del Terzo Reich di Hitler, disponendo tuttavia di mezzi e tecnologia insufficienti ed obsoleti. L'impostazione del lavoro è sulla falsariga di precedenti analoghe pubblicazioni comparse negli anni trascorsi anche in Carnia ma in questo caso il libro viene implementato da tutta una serie di utilissime inserzioni: Ne deriva un ottimo lavoro che rende assai bene la temperie del tempo e l'ambiente ostile in cui si trova ad operare il giovane Stelio, il quale non manca mai però di rassicurare i familiari circa le proprie condizioni psico-fisiche, che solo in filigrana e raramente riescono talvolta a trasparire tra le righe. Un libro da leggere non tutto d'un fiato ma solo per poche pagine per sera, per poter percepire sentimenti, ansie, paure, dilemmi, timori... di un ventenne che, pur plasmato dalla mistica fascista, avverte ugualmente il peso angosciante di un destino oscuro che lo avvolge e lo sta perdendo...
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