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COLTIVAZIONE BIOLOGICA
delle Erbe Spontanee
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Quando la dr.ssa Elena Valent (Cirmont) mi segnalò questo volumetto, restai un pò perplesso per la inusuale tematica proposta e per la inattesa richiesta di porlo in questa biblioteca.
In effetti mi sono dovuto ben presto ricredere perchè quest'opera di neppure 100 pagine, è talmente densa di contenuti e di utilissime curiosità che merita davvero una successiva e ponderata ri-lettura.
Vediamo dunque di che si tratta.
L'idea di base che ha dato origine al Progetto BioInnovErbe e quindi a questo intrigante volume, è stata quella di provare a coltivare (in orto) ERBE spontanee di montagna per aumentarne l'offerta e per ridurre il saccheggio di prati e boschi montani ed i conseguenti danni all'ambiente.
Per raggiungere questo scopo, occorre "addomesticare" piante spontanee (che vivono in habitat particolari)
con tecniche sempre più raffinate, derivate da ricerca e sperimentazione. Questo non era mai successo in Italia e forse neppure in Europa.
Ecco le 8 erbe salvadies che sono state individuate per questo brillante ed efficace progetto:
Nome italiano |
Nome latino |
Cjargnel |
Radicchio di monte |
Cicerbita Alpina |
Radic di mont |
Asparago Selvatico |
Asparagus Acutifolius |
Sparc salvadi |
Pungitopo |
Ruscus Aculeatus |
Ruscli |
Levistico |
Levisticum Officinale |
Sedino di mont |
Silene |
Silene Vulgaris |
Sclopit |
Valerianella |
Valerianella Olitoria |
Argjelut |
Spirea |
Aruncus Dioicus |
Penac |
Buonenrico |
Chenopodium bonus-henricus |
Pêl di mus |
Ricordo che queste specie spontanee pregiate sono sottoposte a vincoli naturalistici per la salvaguardia della flora.
Gli steps seguiti
per realizzare questo progetto sono stati nell'ordine:
- raccolta del seme (importanti in questa tappa il momento, il luogo ed il tempo di raccolta nell'habitat originario, perchè il seme dev'essere poi il più possibile immediatamente germinativo)
- la posa in vivavio (dove il seme raccolto
viene scrupolosamente trattato e inseminato in terreni adatti e sorvegliato fino a completa germinazione)
- i campi o orti sperimentali (dove sono state trapiantate le piantine e dove è stato poi effettuato il raccolto).
I campi/orti sperimentali allestiti in Carnia sono stati:
Località |
Altitudine msl |
Superficie mq |
Specie coltivate |
Parametri analizzati |
PIANI DI VÂS |
1400 |
500 |
radic di mont |
produzione, densità, intensità raccolta, epoca trapianto |
MONTE ARVENIS |
1700 |
100 |
radic di mont, pêl di mus, penac, sedino di mont |
produzione, densità, epoca trapianto |
CURIEDI |
780 |
200 |
radic di mont, pêl di mus, penac, sedino di mont |
produzione, densità, epoca trapianto |
In questo modo sono stati raggiunti i 4 obiettivi che il progetto iniziale si era posto:
1. salvaguardare e proteggere l'ambiente di accrescimento delle piante spontanee sempre più impoverito dalla raccolta selvaggia e non regolamentata (sullo Zoncolan il radic di mont è diminuito del 30% negli ultimi anni non solo per i "raccoglitori selvaggi" ma soprattutto per le nuove piste di sci che ne hanno "selvaggiamente" distrutto il microambiente naturale!).
2. creare, se possibile, nuove opportunità colturali di tipo biologico a basso impatto ambientale.
3. allargare l'offerta alimentare di nuove specie ortive autoctone, valorizzando un mercato di nicchia assai richiesto.
4. favorire lo sviluppo di nuove filiere produttive presso gli agriturismi.
Ecco i numeri di questo Progetto BioInnovErbe:
3 enti di ricerca coinvolti (CIRMONT, ERSA, UNIVERSITA' UDINE)
1 vivaio ("Pascul" di Tarcento)
30 stazioni di raccolta di semi (moltissime in Carnia)
25.000 piantine usate per la sperimentazione
3 partecipazioni a programmi radio
3 partecipazioni a programmi TV
18 presentazioni in ambito nazionale ed europeo
8 campi sperimentali (di cui 3 in Carnia)
4 partecipazioni a convegni nazionali ed europei
46.000 piantine distribuite gratuitamente a residenti del FVG (peccato che solo pochi lo sapessero)
4 dottori di ricerca impiegati
3 tirocinanti coinvolti
13 articoli su quotidiani e riviste specializzate
3 rapporti con enti nazionali del settore agricoltura
Il libro presenta per ogni tipo di erba, i seguenti punti:
descrizione della pianta, habitat, semina, lavori preparatori, impianto e allevamento, coltivazione, raccolta, avversità e lotta.
Pertanto chi volesse cimentarsi con la coltivazione domestica del radic di mont non deve far altro che leggere attentamente queste preziose e inconsuete pagine e mettere in pratica...
Un capitoletto importante presenta le caratteristiche chimiche-nutrizionali-farmacologiche delle 8 erbe considerate.
Il 4° capitolo affronta l'argomento economico e commerciale di queste piante spontanee coltivate ad uso gastronomico ed infine, dulcis in fundo,
una saporita carellata di squisite ricette culinarie realizzate con queste magnifiche erbe!
La parte iconografica finale, molto ben realizzata, esplicita chiaramente ogni aspetto di questa singolare trattazione.
Ottimo l'allegato manualetto tascabile di coltivazione delle piante considerate:
Ritengo che questa nuova ed inesplorata filiera produttiva di nicchia arricchisca la Carnia non solo perchè potrà offrire una discreta integrazione al reddito di chi lavora in agricoltura e in agriturismo ma anche perchè contribuirà a preservare alcune tipiche caratteristiche di questa terra che riserva sempre ottime scoperte e nascoste opportunità, attualmente assai valorizzate ed apprezzate.
Costo del libro: euro 15
Richiesta a
CIRMONT, via J. Linussio 1 - 33020 AMARO (Carnia), tel. 0433 467124.