CARNIA
a passo di scarpone

Un giovanissimo GORTAN Nemas di Paluzza (padre di Paularo, madre di Comeglians) ha avuto il giovanile ardire di dare alle stampe questa sua "prima" raccolta fotografica che ha assunto la pregevole veste di un singolare atlante iconografico della Carnia (è ignota la tipografia di stampa).

Singolare perchè?

1- innanzitutto il lavoro si presenta in due distinte variazioni tipografiche: una con dimensioni cm 22x2, l'altra molto di grande (con costi ovviamente diversi). Pertanto ciascuno può scegliere la forma tipografica che più gli aggrada e che è più a portata delle proprie tasche (si parte da euro 25).

2- il materiale iconografico pubblicato è frutto esclusivamente della passione, dei sacrifici (finanziari e personali) e dell'impegno di questo ragazzo che è stato interamente rapito e soggiogato da questa moderna Musa.

3- la stragrande maggioranza di queste fotografie sono dei notturni che fissano angoli suggestivi di Carnia nel momento magico del silenzio e dell'oscurità così che villaggi, case, boschi, laghi, cime vengono ad assumere un contorno tanto fiabesco e a volte tanto irreale che spesso si fatica a riconoscere paesaggi peraltro notissimi alla... luce del sole. E qui sta la peculiarità e la fatale attrazione di queste immagini che restituiscono della Carnia un fascino ed un'atmosfera unici quali mai avremmo immaginato.

4- spesso in alcuni flash l'autore inserisce elementi che potremmo dire "estranei" alla ambientazione di fondo: una sfera di cristallo, il fermo immagine di un salto in cielo, due racchette piantate in vetta, un paio di scarponi... Insomma un tocco di creatività che imprime al quadro un che di "vicino" e di "familiarmente domestico" che, lungi dall'irritare l'occhio, quasi quasi lo asseconda.

Certamente questo lavoro, essendo il primo di questo ragazzo carnico autodidatta, risente di un qualche isolato limite originato certamente dalla inesperienza giovanile (che egli avrà certamente modo di correggere già nel prossimo impegno); tuttavia occorre dire che la cifra caratteristica di questa giovane promessa appare proprio quella della sperimentazione e della ricerca di sempre nuovi approcci nel campo della fotografia.

Un degno erede, insomma, della "maestra" Ulderica Da Pozzo!

E il libro: un ottimo regalo per farsi ricordare!

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