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CJARGNO
DI IER
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Si
tratta di una simpatica raccolta autobiografica di un RIGULADOT
in rigoroso e stretto vernacolo di RIGOLATO (quello per intenderci
con le finali in "O") con regolare traduzione italiana a fine testo.
I vari capitoli raccontano storie passate,
filtrate da una memoria che tende a magnificare il bel tempo che
fu, ma che sotto sotto lascia trasparire riflessioni e considerazioni
più personali. I titoli di questi flash sul passato sono: Il ritorno
del padre, Oltre il cippo, Calli e sudore... ravvivati da alcune immagini
fotografiche dell'epoca.
Il libro però comprende anche la riproduzione anastatica
del DIARIO (in italiano) del padre dell'autore, relativo
al suo ritorno in Italia nel 1944, quando ormai la guerra volgeva al
termine, seppure in maniera
alquanto tragica e imprevista, specie in Carnia, dove il 1944 e 1945
furono gli anni bellici peggiori, a motivo di tutti i luttuosi fatti
accaduti.
Si
tratta dunque di un testo che non ha pretese letterarie ma che diventa
prezioso (alla pari di altri) per questo riuscito tentativo di fissare
sulla carta la memoria collettiva affinchè non vada dispersa.
L'altro elemento di pregio è costituito dalla lingua utilizzata,
la variante friulana di Rigolato, conosciuta per
le sue singolari, simpatiche e vivaci caratteristiche.