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CERCIVENTO
NEL MEDIOEVO
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Questo
pregevole libro (non è indicata la tipografia che l'ha stampato) è frutto
della ricerca archivistica di Mario Poiani il quale, dopo aver lavorato
per anni presso il Tribunale di Tolmezzo in qualità di magistrato, è rimasto
poi stregato dal fascino antico e per certi versi misterioso
della Carnia, al punto di decidere di impegnare gran parte
del suo tempo di quiescenza nella ricerca storica locale.
Ha scelto, come primo obiettivo, il paese di Cercivento le cui vicissitudini
antiche non erano mai state seriamente analizzate e portate alla luce.
Poiani si è messo così all’opera (e che opera!) andando alle
fonti archivistiche sparse un po’ ovunque: Cercivento (parrocchia e Comune),
paesi limitrofi, Udine, Cividale, Venezia; analizzando l’archivio personale
del Gortani (attualmente conservato a Udine); consultando carte e fascicoli privati.
Quel che ne è emerso è una minuziosa ricostruzione di una
storia
di paese altrimenti destinata all’oblio ed alla definitiva scomparsa.
Così in questo libro si possono trovare le principali traiettorie storiche
di Cercivento medioevale, il suo territorio, gli stili di vita di un tempo, le
questioni quotidiane che agitavano questa piccola comunità montana della
Carnia, le liti con i vicini, la situazione religiosa e le contese ecclesiastiche.
A quest’ultimo riguardo, mi ha particolarmente colpito la tesi di Poiani
circa la non dimostrata appartenenza della chiesa di S. Martino di Cercivento
al piviere di S. Maria di Gorto di Ovaro, come da sempre e da tutti ritenuto.
Sono riportati anche documenti antichi e la loro traduzione. Ogni capitolo è dotato
di una cospicua dote di note molto utili e significative che aiutano la comprensione
del testo.
In coda al libro poi sono elencati tutti i documenti consultati (pergamene,
regesti, atti…). Vi è anche un lungo elenco sia dei cognomi
che
dei soprannomi delle due Cercivento.
Alcune fotografie del tardo Ottocento e primo Novecento aiutano a individuare
meglio il filo conduttore del racconto.
Insomma questo è davvero un bel libro che non deve interessare solo i ciribits ma
in genere tutti gli abitanti di Carnia e Friuli, perché sullo
sfondo dei piccoli fatti locali scorre sempre la più grande storia friulana.
Due soli appunti, che tuttavia non inficiano affatto l’importanza e la
bellezza
dell’opera:
1. l’aspetto tipografico del libro non mi pare troppo
curato (spaziature
errate, punteggiatura scarsa, capoversi non rispettati…)
2. il linguaggio dell’autore risente troppo spesso della gergalità giuridica e
a tratti appare di difficile o immediata comprensione, al punto che a volte occorre
rileggere
la frase (spesso esageratamente lunga o contorta).
Avendo detto questo, ritengo che questo prezioso libro debba trovare spazio sia
nelle biblioteche pubbliche, sia nelle scuole, sia presso le persone (non necessariamente
dotte) amanti della nostra Storia.
Ricordo che il libro successivo a questo e
che
in
un
certo
senso
ne è il naturale completamento è: Documenti Medioevali
di Cercivento sempre
di
Mario
Poiani (vedi la nostra biblioteca).
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